La ricordo, giovanissima coach, alle prese con i bambini dei Falcons di Torre Pedrera una ventina di anni fa.
“Ho iniziato nel 2004 prendendo in mano le giovanili. Ma già l’anno prima davo una mano,” ricorda Simona. Nei tanti successi nelle categorie giovanili che questa società ha ottenuto, c’è il suo zampino.
Quest’anno è stata riconosciuta come miglior “manager” italiano – così si chiama il capo allenatore nel baseball – dopo una votazione organizzata dal Comitato nazionale tecnici della Fibs, la federazione del baseball: Simona è la migliore di tutti in un mondo prettamente maschile nel quale le allenatrici donne si contano sulle dita di una mano.
Simona viene dal softball, ha giocato nel Rimini dal ’94 fino al 2001, quando la società si è sciolta. Poi a Lucca, Bologna e San Marino. Nelle nazionali di softball ha fatto tutta la trafila delle giovanili partecipando a Europei e Mondiali di categoria arrivando fino alla Nazionale preolimpica, prima che un incidente alla spalla la fermasse.
“Diventare allenatrice di baseball è stato un caso,” racconta. “Quando Davide Sartini, il manager delle giovanili dei Falcons, mi chiese di dargli una mano, mi trovai catapultata in un mondo che non conoscevo. In realtà, qualche tempo prima avevo partecipato al corso per tecnici, giusto perché lo frequentavano alcune mie compagne di squadra.”
Ma cosa vuol dire allenare una squadra di ragazzini? “Ci vogliono tanta pazienza e tanto adattamento: in più di quindici anni ho notato un cambiamento comportamentale che, come allenatore, devi saper interpretare. È anche una soddisfazione, perché li vedi crescere dal punto di vista umano e sportivo. Ti rendi conto del ruolo importante dello sport nella crescita.
Poi vuol anche dire gestire i genitori che sono impegnativi, ma importanti per il loro ruolo di volontari, fondamentale in uno sport piccolo come il nostro.” La sua bravura l’ha portata in Nazionale. Oggi è bench coach, cioè allenatore in seconda, delle Nazionali under 12 e under 15 di baseball. È lei che studia le strategie vincenti con il manager. E nel Torre Pedrera Falcons coordina il lavoro di tutti i tecnici.
E della posizione delle donne nello sport? “Penso che soprattutto nei ruoli tecnici, possano avere una marcia in più. Sono metodiche, organizzate e strutturate.”