Il valore dello sport

di Francesca Miccoli
Gli eventi sportivi che nutrono il turismo e l’economia locale
Mens sana in corpore sano scriveva anticamente Giovenale per sottolineare il benessere psicofisico correlato alla pratica sportiva.

Che rappresenta altresì un’occasione di svago. Un’opportunità per socializzare o al contrario inseguire una salutare parentesi di solitudine. Oggi il valore dello sport eleva lo sport stesso a straordinaria leva per il turismo e per l’economia. E i grandi eventi organizzati in Romagna ne sono la dimostrazione.

Tra il Santerno e la Riviera vanno in scena tante manifestazioni sportive dai grandi numeri. Numeri che oggettivamente misurano il reale valore dello sport. Dalle competizioni motoristiche di Imola e Misano al massacrante Ironman di Cervia, all’impegnativa 100 chilometri del Passatore.

Anche nel forlivese vanno in scena due eventi-mito. La Gran Fondo internazionale Nove Colli, appuntamento che si rinnova ogni anno dal 1971, e i tornei ATP Challenger del circolo Villa Carpena, che vantano natali più recenti ma godono già di un solido prestigio. 

Sul finire della primavera, Cesenatico ospita non una semplice corsa su due ruote ma una vera e propria festa tra mare e collina. In uno scenario in cui anche il paesaggio si fa cordiale. Un alleato per gli occhi e una mano tesa alla fatica. Una prova che richiama ciclisti da tutto il globo e che sottolinea il valore dello sport. Quest’anno si sono presentati al via in 7.843 tra agonisti e cicloamatori, pronti ad ‘addentare’ due percorsi, il più impegnativo sviluppato lungo 205 km con un dislivello di 3.840 metri.

Il via nella suggestione dell’alba sul porto canale Leonardesco di Cesenatico, l’arrivo sullo splendido lungomare per un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita. Un pellegrinaggio laico che agli albori degli anni Settanta richiamò alla partenza appena 17 pionieri e che nel 2015 è riuscito a ‘bruciare’ 12.000 pettorali in appena quattro minuti.

“La Nove Colli è la prima gran fondo al mondo. La decana di questo movimento poi diffusosi in tutto il pianeta,” spiega Andrea Agostini, presidente della società Fausto Coppi, organizzatrice della corsa.

“Una prova che mediamente raccoglie il doppio delle iscrizioni delle competizioni ‘concorrenti’ più importanti. Un risultato legato alla capacità degli organizzatori di sapere innovare ogni anno, a un territorio bellissimo e attrattivo. Tutto da scoprire, con una grande capacità ricettiva, fondamentale per un evento con 10.000 concorrenti e un bacino di utenza di altre 15.000 persone tra parenti e accompagnatori. Senza dimenticare l’accoglienza dei romagnoli, marchio di fabbrica in tutto il mondo.”

Valutazioni corroborate sul valore dello sport dal rigore della scienza nel 2018 grazie allo studio L’impatto economico della Nove Colli sul territorio. Condotto in seno alla sede riminese della Facoltà di Economia del Turismo dell’Università di Bologna sotto l’egida della professoressa Laura Vici, poi sfociato nella tesi di laurea dello studente Lorenzo Mazzotti.

Basta un dato a far spalancare gli occhi e comprendere la portata della regina delle gran fondo. Nella settimana della 47° edizione, gli oltre 11.000 iscritti hanno ‘lasciato’ sul territorio di Cesenatico e dintorni dai 13 ai 21 milioni di euro. A fare la parte del leone sono stati i turisti con una spesa media di 464 euro. Gli escursionisti, ovvero i residenti nel raggio di 100 chilometri, ne hanno sborsati 255, circa il doppio dei ciclisti cesenaticensi.

Pochissimi gli sportivi giunti in solitudine nella città di Pantani in solitudine: nel 2016, il 25% ha fatto rotta sulla Romagna con famiglia al seguito, il 43% in compagnia di amici, l’11% come affiliato a enti sportivi. 2.78 notti la durata media del soggiorno. Una ricaduta economica che allunga anche le mani sul futuro e fa risaltare il valore dello sport. Il 90 % degli intervistati ha manifestato la volontà di tornare in sella lungo i nove colli. Molti sono inoltre coloro che sono tornati in seguito in Riviera per una semplice vacanza. 

Altro centro nevralgico dell’universo sportivo forlivese, capace di dimostrare il valore dello sport, è il circolo Villa Carpena, cittadella della racchetta. Una delle realtà tennistiche più importanti a livello nazionale. Un gioiello che sposa la modernità degli impianti alla passione e preparazione di maestri e atleti.

A inizio giugno il centro ha ospitato il più importante evento della storia forlivese: l’ATP Challenger 125 con un montepremi di 135.000 dollari. “Tre anni fa abbiamo instaurato una partnership con un organizzatore specializzato in questo tipo di manifestazioni,” racconta Piero Pezzi, coordinatore del circolo. Un accordo che ha partorito il primo Open di Forlì, su cui si sono concentrati gli occhi del mondo anche grazie al concorso di circostanze non suscettibili di programmazione.

“Quando si sono allentate le prescrizioni legate alla pandemia, siamo stati i primi a organizzare un challenger in terra rossa in vista del Roland Garros: contingenza che ha portato a iscriversi al nostro tabellone atleti di livello altissimo, in astinenza da mesi.

A distanza di tre anni, alcuni di loro sono stabilmente tra i primi 50 giocatori del mondo: è il caso dell’inglese Cameron Norrie, oggi n. 11 del ranking ATP, del ‘nostro’ Lorenzo Musetti, che a Forlì ha vinto il suo primo torneo da professionista e si è ripetuto quest’anno proprio nel challenger 125, e ancora Francis Tiafoe, ora n. 27.”

Lo scorso inverno, Carpena ha inanellato ben 7 tornei del circuito ATP Challenger. Una continuità che è valsa a Forlì l’appellativo di ‘tennis city’. “Dal 28 novembre al 28 febbraio negli alberghi di Forlì e dintorni sono state occupate oltre 4.000 camere e sono stati consumati 18.000 pasti,” spiega Ferruccio Tassinari, vicepresidente del circolo. A ingrassare l’indotto anche le spese legate all’utilizzo dei mezzi di trasporto e allo shopping in città.

“Per il torneo ATP 125 di giugno sono state circa 600 le camere occupate e oltre 2.000 i pasti consumati. Gli spettatori sono stati 6500.” Dai quarti di finale, inoltre, i riflettori di Sky sport si sono accesi sul circolo, fungendo da straordinaria lente di ingrandimento di un piccolo miracolo made in Forlì, andato in scena anche grazie al sostegno delle istituzioni. 

“Dal 10 al 17 luglio abbiamo ospitato infine il torneo Tennis Europe under 12 e under 16, uno dei più importanti appuntamenti continentali a livello giovanile con oltre 250 ragazzi provenienti da tutta Europa.”

Il valore dello sport parla di numeri ed economia tra le pagine di Forlì-Cesena IN Magazine 02/22
Sopra e a seguire, immagini della Gran Fondo Internazionale Nove Colli. Ultime, alcuni tennisti tra cui Musetti, impegnati nei tornei ATP Challenger del circolo Villa Carpena.
Il valore dello sport parla di numeri ed economia tra le pagine di Forlì-Cesena IN Magazine 02/22
Il valore dello sport parla di numeri ed economia tra le pagine di Forlì-Cesena IN Magazine 02/22
“Virtuosi della racchetta che hanno occupato oltre 1.000 camere e consumato ben 2.500 pasti.”
Il valore dello sport parla di numeri ed economia tra le pagine di Forlì-Cesena IN Magazine 02/22

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