Achab: il mito illustrato

di Ella Raggi
Achab e la balena bianca di Manuel Marsol
Ci sono alcuni libri destinati a restare impressi nella memoria, storie senza tempo che continuano a emozionare e affascinare.

È il caso di Moby Dick, romanzo di Herman Melville pubblicato nel 1851, al quale l’illustratore spagnolo Manuel Marsol dedica la mostra Achab e la balena bianca presso il Museo della Marineria di Cesenatico, che resterà allestita fino all’11 settembre.

Il folle capitano Achab e Moby Dick, la grande balena bianca che lo ossessionò fino alla perdizione, sono i protagonisti di una narrazione potente e mitica che ha ispirato il mondo dell’arte e del cinema. Una storia che ha affascinato anche Marsol, che proprio con un libro dal titolo Achab y la ballena blanca (Edelvives, 2014) ha iniziato la sua brillante carriera di illustratore internazionale.

Nella mostra, Manuel Marsol racconta per immagini la storia di un marinaio tormentato dalla ricerca di una balena che, paradossalmente, è sempre davanti ai suoi occhi, anche se sembra volersi nascondere. Una rivisitazione del mito di Moby Dick che ci fa immergere nei misteri del mare profondo, che diventano anche le acque di una ossessione.

“Volevo trasmettere emozioni legate ai ricordi di mare della mia infanzia,” spiega Marsol, “che trovavo impossibile raccontare con le parole. Succede così quando sogni qualcosa ed è molto chiaro nella tua testa, ma poi quando provi a dirlo a qualcuno non lo è più. In fondo ogni artista, come Achab, ha una ossessione: girare e girare intorno a un’idea e non riuscire a esprimerla per il semplice motivo di essere proprio sopra di essa.”

La mostra Achab e la balena bianca presenta la sequenza delle immagini del libro insieme con le illustrazioni originali, i disegni preparatori, gli appunti che testimoniano il processo creativo e brevi testi per suggerire un viaggio che diventa una vera e propria navigazione.

Achab e la balena bianca: il mito rivisitato di Moby Dick su Forlì IN Magazine 02/22
In foto la copertina del libro
Pubblicato su XX IN Magazine XX/XX, chiuso per la stampa il XX/XX/XX

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