Galleria Buonadrata della Fondazione Carim

di Sabrina Marin, foto Riccardo Gallini
La Galleria Buonadrata della Fondazione CaRIM
Una collezione, due musei. È questo il fil rouge all’insegna dell’arte che lega un nuovo percorso culturale a Rimini.

Una collezione, due musei. È questo il fil rouge all’insegna dell’arte che lega un nuovo percorso culturale a Rimini. In occasione dei festeggiamenti per il suo trentennale, la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini ha voluto celebrare la sua notevole ‘Collezione d’Arte’, non solo rinnovando il deposito temporaneo dei suoi capolavori, dal Trecento riminese al Rinascimento malatestiano e romagnolo fino al Seicento bolognese, già nel Museo della Città ‘Luigi Tonini’, ma creando un nuovo spazio espositivo aperto al pubblico.

La neonata Galleria Buonadrata è un suggestivo percorso espositivo progettato dall’architetto Carlo Cabassi e dallo storico e critico d’arte Alessandro Giovanardi, nell’omonimo palazzo, sede della Fondazione in Corso d’Augusto 64.

La raccolta, che propone al pubblico oltre 75 opere, è esposta nelle sale moderne recentemente allestite. Si parte dalle tavole sacre di Marco Palmezzano, si arriva alla lunga linea della pittura classica del Seicento e del Settecento con opere di Guido Cagnacci e Nicola Levoli, si prosegue poi nell’Ottocento e Novecento con Guglielmo Bilancioni e Gino Ravaioli.

Non mancano le sperimentazioni linguistiche del XX e XXI secolo grazie agli artisti Guido Baldini, Elio Morri, fino al contemporaneo Eron. “È stato naturale,” commenta Mauro Ioli, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, “pensare di raccogliere, ordinare e caratterizzare nella nuova Galleria alcune decine di opere, di vario tipo e datazione, acquisite nel corso del tempo e che erano rimaste poco visibili al pubblico.

È l’idea guida che ci siamo dati per il futuro, cioè contribuire alla ricostruzione di una memoria storica profonda, riportando nella comunità di riferimento i preziosi manufatti delle scuole artistiche che hanno lavorato per la nostra città e nel nostro entroterra, o che vi hanno avuto origine.”

La nuova Galleria Buonadrata desidera dunque offrirsi come una piazza cittadina della cultura, luogo di condivisione sociale e umana, sui temi più alti, cosmopoliti e complessi della identità storica riminese.

In foto, il percorso espositivo della neonata Galleria Buonadrata.
Pubblicato su XX IN Magazine XX/XX, chiuso per la stampa il XX/XX/XX

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