Il primo a credere fortemente in Laura Pausini è il padre Maurizio, con cui duettava nelle serate di pianobar. Mentre di giorno studiava alla Scuola d’Arte e Ceramica Ballardini di Faenza, come ben raccontato nel film Laura Pausini. Piacere di conoscerti, uscito l’anno scorso su Prime Video di Amazon.
“Bandiera della musica italiana nel mondo, una stella nata proprio qui, una cittadina del mondo rimasta orgogliosamente italiana. Ha ricevuto una nomination agli Oscar e vinto il prestigioso Golden Globe. I suoi concerti sono passati dal Circo Massimo di Roma al Madison Square Garden di New York e le sue canzoni sono in classifica in tutto il mondo.”
Con queste parole semplici ma efficaci, il conduttore Amadeus ha salutato la sua presenza all’edizione 2022, proprio all’indomani dei due grandi riconoscimenti internazionali. Il Golden Globe e la candidatura agli Oscar per la sua canzone Io Sì (Seen), colonna sonora del film La vita davanti a sé di Edoardo Ponti. Che segna il ritorno in scena della madre Sofia Loren.
Riconoscimenti che si aggiungono a moltissimi altri, fra cui sei World Music Awards, due Billboard Music Awards, un Grammy Award, quattro Latin Grammy Awards. Solo per citare quelli più importanti a livello internazionale.
“Mai avrei pensato di arrivare fino a questo punto,” ha più volte raccontato l’artista Laura Pausini che ha venduto 75 milioni di album. “Sono anche andata da uno psicologo perché mi sentivo in colpa ad avere successo e vivevo continuamente con l’ansia da prestazione.
La mia voce è qualcosa con cui sono nata, non è un merito. In tanti se ne sono innamorati e mi inorgoglisce molto. Col tempo ho capito che non è solo fortuna. E che per non continuare a interrogarmi e a piangere, devo fare i conti con la paura di essere speciale. Una paura che mi coglie soprattutto in Italia.”
Ed è nel suo paese natio, Solarolo, che avverte maggiormente il senso della responsabilità, in mezzo a chi l’ha vista crescere, partire e poi tornare. Qui, nel cuore della Romagna, il 2023 ha prodotto le più belle sorprese.
Dopo aver iniziato l’anno con una maratona di tre concerti in tre città diverse, New York, Madrid e Milano, nell’arco di 24 ore, Laura Pausini è tornata a casa. E ha detto “sì” al suo Paolo Carta il primo giorno di primavera, ad appena due settimane dalle pubblicazioni del matrimonio. La cantante e il compagno, insieme da 18 anni, si sono scambiati le promesse il 22 marzo.
La cerimonia era stata annunciata nel cuore della notte, con una dedica inequivocabile e piena di romanticismo. A portare le fedi è stata la figlia della coppia, Paola, emozionata e felice. Il grande evento è stato a casa dei genitori di lei, a Solarolo, in un contesto privato e dedicato solo a familiari e pochi amici intimi. Un matrimonio a sorpresa visto che gli invitati a cena credevano di festeggiare il suo trentennale di carriera.
Poco dopo la cantante ha svelato le date del suo lungo tour mondiale. Un tour che prevedeva la prima tappa nella sua Solarolo, un concerto riservato esclusivamente ai suoi concittadini, rinviato per motivi di agibilità e sicurezza a causa dell’alluvione che ha colpito il paese a metà maggio.
“Ho deciso di devolvere il mio cachet dei 3 concerti a Venezia ai comuni di Solarolo (dove sono cresciuta), di Castelbolognese (dove vivono i miei genitori) e di Faenza (dove sono nata e dove vive mia sorella). I tre paesi a cui è più legata la mia storia e che sono stati colpiti da questa tragedia,” scrive Laura Pausini sui social.
Dopo le anteprime estive che si terranno in piazza San Marco a Venezia il 30 giugno, l’1 e 2 giugno e a Plaza de España a Siviglia il 21 e 22 luglio, il tour mondiale prenderà ufficialmente il via da Rimini, nella doppia data dell’8 e 9 dicembre.