Le capsule estate-inverno Mya More le crea in completa sinergia con la sua fidata equipe, composta dalla sorella Cristiana, la madre Claudia e, dal 2017, con la figlia Sofia, dedita al settore social e marketing, il cui apporto ha fatto notevolmente crescere la maison.
“Ognuna di noi ha un ruolo preciso,” afferma Silvia. “Quando creo le collezioni ‘disegno il mio armadio’. Penso a cosa desidererei indossare in quel periodo, o cosa vedrei bene su Sofia e Caterina, le mie figlie. I prototipi li provo tutti su di me, e i materiali li scelgo in base alle sensazioni che essi mi restituiscono. Ecco perché risultano linee adatte a ogni fisicità, per donne dai venti anni in avanti, con una forbice molto ampia, dalla XS alla XL.”
Sono capi complessi ad alta vestibilità, realizzati artigianalmente da esperti laboratori locali, cui Mya More si appoggia. Una delle caratteristiche è la loro ampia duttilità, “nonché la preziosità di insoliti tessuti tagliati al laser, scelti con estrema cura, dotati di elementi distintivi,” spiega Cristiana, vocata al commerciale e ai rapporti coi fornitori, “come le stelle, i pizzi, i giochi di trasparenze e accostamenti inediti, gli intarsi, nonché l’inserimento di mostrine, pendagli gipsy e fibbie.”
Tutto ciò al fine di ottenere linee originali per capi H24, adatti, cioè ad ogni frangente, dalla mattina alla sera. Queste linee raffinate e al contempo di una eleganza casual, mai ostentata, sono l’esempio calzante della moda più attuale, attenta alle necessità della donna contemporanea, “tanto che i nostri modelli non necessitano la stiratura,” confermano in coro.
La passione e la versatilità che la stilista ripone nel dar luce alle sue capsule collection è palpabile, e i suoi oltre 44.000 follower su Instagram lo sanno, così come le sue affezionate fan tra cui spiccano molte influencer, donne del jet-set e dello spettacolo: da Martina Colombari, Ilary Blasi, Sabrina Salerno, a Delia Duran, Raffaella Fico, Giulia Elettra Goretti, per citarne alcune, o Patrizia Mirigliani, che ha chiesto a Silvia nel 2017 di vestire le candidate a Miss Italia. Mentre Francesca Sofia Novello, moglie di Valentino Rossi, ha richiesto alcuni capi uguali per lei e per la figlia Giulietta, occasione che la delicatezza avvolgente di Silvia ha abbracciato. Le stylist della Rai, invece, l’hanno scelta in più occasioni, da ultimo per una famosa serie Tv in onda da gennaio 2024.
Sì, perché i suoi capi sono carezze per le donne che li indossano, permettendo ai corpi di fluire nel mondo con disinvoltura.
“Gli obiettivi dell’azienda,” spiega Sofia, “sono di aprire dei monomarca a Milano, Roma e in Spagna. Paese di cui siamo molto soddisfatte e dove, nel giro di breve tempo, abbiamo avuto una crescita esponenziale, così come in Svizzera.”
Claudia è il braccio destro: “Grazie a lei siamo cresciute nell’ambiente della moda. Negli anni Ottanta aveva una rinomata boutique di pronto moda francese, Mya. Ecco perché abbiamo deciso di partire da quel nome, per portarne avanti il testimone, aggiungendo un ‘More’ con la nostra attività!” spiega Silvia. “Io e Cristiana abbiamo fatto il liceo artistico e poi l’accademia d’arte a Ravenna, la creatività ha sempre fatto parte delle nostre vite.”
La forza di Mya More è data dall’unione delle competenze di queste quattro donne, poste al servizio del loro progetto comune, sempre più nostro.