“Abituato a scrivere in poesia nei momenti di pausa o in occasione delle folgorazioni domenicali, raggiunta l’età pensionabile ho avuto l’opportunità di soddisfare questo ‘ghiribizzo’,” spiega Fabio Ravaioli.
“Il premio Nobel per la letteratura William Faulkner sosteneva che il romanzo fosse la forma di scrittura più facile, seguita dal racconto e, ultima, la poesia. Ebbene io la penso all’opposto.” Per l’ex medico scrivere è una necessità ma anche una vocazione. La sua casa in riva al Bidente è punteggiata da ben 20.000 volumi.
“Incline ai testi criptici, ermetici, grotteschi al limite dello sconcertante, mi sono cimentato per la prima volta in un tema sentimentale. Ho scritto in punta di penna sul tema della bicicletta, tratteggiando una figura ideale, non autobiografica. Anche se una bambina di nome Gianna, come la protagonista del racconto, è realmente esistita nella mia infanzia. E ne conservo un vivido ricordo.” Divenuta anche lei medico, sarebbe scomparsa al pari di quelle piccole fiammelle che illuminavano le estati nel villaggio. Metafora di un mondo che non esiste più.
Un po’ Joyce, un po’ Hemingway, con richiami a Pascoli e Pasolini, Fabio Ravaioli ricorre fieramente all’uso appropriato di termini oggi desueti. Espressione dell’italiano puro della Romagna Toscana del primo Novecento.
A decretare la vittoria del premio, una giuria formata da illustri personaggi della cultura forlivese e non: Andrea Barbieri, Paolo Cortesi, Gianluca Gatta, Maria Teresa Indellicati. Jenny Laghi, Cesarina Lucca, Marco Mazzoli e Rosanna Ricci.
“Le lucciole è un testo splendido, scritto molto bene e vicino al sentire comune,” spiega la professoressa Ricci, docente di lettere e critica d’arte. “Un racconto con una marcia in più, a dispetto di un tema complesso, quello della bicicletta, che poteva facilmente indurre alla ripetitività.”
Soddisfatta dell’alto livello degli autori partecipanti all’agone Claudia Bortolotti, la presidentessa del Centro Culturale L’Ortica, promotore del ‘Città di Forlì’. “II premio si articola in tre sezioni. La poesia e il racconto inedito e, unicum in Italia, la prefazione a un libro di poesia. In quest’ultima sezione abbiamo registrato la partecipazione di critici importantissimi. Come Dante Maffia, nome avvicinato addirittura al Nobel per la letteratura.”
Associazione senza scopo di lucro costituita a Forlì nel 1991, L’Ortica è un sodalizio verso cui tutti gli amanti della cultura, e non solo, sono debitori: davvero innumerevoli infatti le iniziative che hanno permesso a tante persone di avvicinarsi al meraviglioso universo librario, alle poesie in italiano e dialetto, al teatro, alle arti visive.
L’attività del centro è infatti molto vasta; tra i tanti gioielli la manifestazione ‘Poesia e natura nel Parco’, ideata dal compianto Luciano Foglietta, promossa in collaborazione con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e rivolta agli autori di Emilia-Romagna, Toscana e Marche, le terre del parco.
“Più che un premio, un vero e proprio evento che si sviluppa nel corso di un’intera giornata e contempla una camminata nel verde, un pranzo conviviale e, in chiusura, un convegno con la lettura di testi. Iniziative nobilitate in passato dalla partecipazione di personaggi del calibro di Giorgio Celli, Maurizio Pallante e dello stesso Foglietta.”