Dopo una lunga esperienza da nuotatore e successi in vasca a livello nazionale, Alessandro Resch si è formato come ingegnere meccanico, diventando un esperto in Biomeccanica del nuoto.
Ha intrapreso poi l’attività di allenatore, di docente nazionale Fitri, e di direttore tecnico di Forlì Nuoto. Dal lavoro di progettista nella meccanica fredda – quella dell’automazione e delle costruzioni di sistemi o strutture, sempre alle prese con leve, forze e concetti di rendimento energetico – è arrivata l’idea di elaborare le conoscenze acquisite e comporle in un metodo, descritto poi in un libro.
Ma non un testo teorico per atleti e professionisti del settore, ma un vero proprio cambio di passo nel mondo della formazione: l’uscita di Swimbox. L’arte e la meccanica del nuoto segna il cambiamento di approccio. Foto spettacolari in acqua, con sequenze multiple. E bellissime illustrazioni 3D uniche al mondo, mostrano al posto di lunghe dissertazioni “quel 20% che determina l’80% del risultato,” come ripete sempre Alessandro Resch.
Ovvero: “La biomeccanica aiuta a conoscere quali movimenti del tuo corpo sono più funzionali rispetto a quelli che possono avere delle controindicazioni. Aiuta a scomporre il gesto e riorganizzarlo in maniera consapevole. E poi esiste nella corsa e nella bicicletta, quindi perché non nel nuoto?”
Un progetto nato tra il 2019 e 2020. Segnato dalla tragica scomparsa in un incidente di Fabio Lombini, giovane atleta forlivese che Alessandro Resch stava preparando in vista delle Olimpiadi di Tokyo per la 4×200. “Durante il Covid, a piscine chiuse, ho raccolto i contenuti scritti. Poi con la scomparsa di Fabio ho pensato al libro come un tributo al lavoro fatto assieme.
Un testo di supporto tecnico, di facile comprensione per neofiti e principianti, per professionisti, atleti di alto livello e allenatori. In Italia è l’unico testo illustrato di biomeccanica. Il titolo Swimbox viene dall’idea di inserire tanti box colorati, come una scatola degli attrezzi per capire gli aspetti fisici e meccanici.” Un approccio personalizzato che non si basa sulla quantità e la lunghezza degli allenamenti.
“Il metodo è estremamente smart, come un vestito su misura: tutti abbiamo bisogno di imparare a fare le cose e a farle meglio. Non serve caricare l’atleta con vasche su vasche correndo il rischio che si faccia male, occorre ottimizzare il tempo e l’attività propedeutica per evitare infortuni.”
Alessandro Resch accoglie a Forlì atleti da tutt’Italia pronti a una vera e propria full immersion nel mondo della biomeccanica applicata al nuoto. Un imprinting che non si esaurisce con l’allenamento in vasca ma si compone di attività ‘a secco’ dedicate agli aspetti posturali fino alla frammentazione del gesto in acqua con l’aiuto di videoriprese.
In poco tempo è possibile compiere un percorso didattico che prosegue con un supporto tecnico a distanza e check-up intermedi per ottimizzare la nuotata. Ma i miglioramenti, assicura Alessandro Resch che condivide l’attività in piscina e in palestra con la famiglia, due fratelli e la compagna, sono immediati. “Il sistema di allenamento non è riservato solo agli atleti di alto livello, ma può essere adottato dai principianti o nei corsi di nuoto.”
Per tutti quindi, ma soprattutto per i giovani campioni del nuoto italiano come:
- Filippo Megli, primatista italiano dei 200 stile libero e partecipante alle Olimpiadi di Tokyo 2021;
- Giorgia Romei, Oro nei 400 Stile libero ai Campionati Italiani 2021;
- l’indimenticato Fabio Lombini.