Maria Perchiazzi Guaraldi, in punta di sogni

di Milena Massani, foto Riccardo Gallini
Quinta Edizione Del concorso Rudolf Noureev
Quella di Maria Perchiazzi Guaraldi più che passione per la danza è piuttosto “dedizione per i Maestri delle arti da palcoscenico tutte.” Stabilitasi in Francia al seguito della famiglia, originaria di Noci, in Puglia, è sposata da quarant’anni con il riminese Mario Guaraldi, conosciuto a Firenze quando la sua casa editrice aveva sede lì. “Venne alle prime della stagione che organizzai a Firenze a Palazzo Pitti. Io, essendo bilingue, avevo scelto l’Italia e Firenze per creare un luogo dove accogliere perle di novità. Il Teatro Regionale Toscano aveva concesso di aprire questo teatro che si trova nell’ala sinistra di Palazzo Pitti. Fu un successo straordinario di stampa e di pubblico,” racconta Maria Perchiazzi Guaraldi. “Siamo arrivati a Rimini nel 1982 e, poiché viaggiavo tantissimo per cercare e promuovere nuovi talenti, l’idea di vivere in Romagna e stabilirci in una casa sulla collina la consideravo equilibrante.”

Fino ai 18 anni Maria Perchiazzi Guaraldi era entrata in teatro solo con i suoi insegnanti, per vedere Molière o Racine. Poi, in Francia, al primo anno universitario, “il caso volle che uno dei miei docenti in Giurisprudenza fosse Jack Lang, fondatore del Festival Mondiale del Teatro Universitario, frequentato dai direttori di tutto il mondo per prendere spunto e scoprire nuovi talenti.”

E lì vide i primi spettacoli di danza contemporanea. “Parliamo di capolavori, di Pina Bausch con Café Müller, oppure Kazuo Ohno, fondatore della danza Butoh giapponese con La Argentina,” racconta.

Ha imparato “a riconoscere e a distinguere la bellezza, intesa non solo come estetica ma dal punto di vista dei contenuti dell’opera,” aggiunge. “Divenni poi corrispondente italiana del decano dei Festival, quello di Avignone.”

In seguito, grazie alla ‘sacerdotessa’ della danza contemporanea Martha Graham, un altro monumento del Novecento, Maria Perchiazzi Guaraldi conobbe Rudolf Noureev. “Sono orgogliosa di averla invitata in Italia e in Europa, dopo trent’anni di assenza. Forte del successo italiano ottenuto a La Scala, al Petruzzelli, al Maggio Fiorentino e all’Opera di Roma, è stata riammessa in tutta Europa.

All’epoca Noureev era direttore del Corpo di Ballo dell’Opéra de Paris,” ricorda. “Jack Lang, ministro della Cultura in Francia, diede a Martha Graham la Legion d’onore sul palco dell’Opéra e Noureev danzò per lei un suo classico, poi seguì la cena all’Ambasciata americana con lui, Martha e i suoi danzatori.”

Maria Perchiazzi Guaraldi è co-fondatrice del Concorso Rudolf Noureev giunto quest’anno alla quinta edizione. Otto candidati, di cui due riminesi, da quattro nazioni e 52 partecipanti agli stage internazionali. “La sera del 21 luglio avremo l’onore di ospitare Polina Semionova, Principal Dancer presso l’American Ballet Theatre dal 2012, e Max Darlington, vincitore del primo premio all’edizione del 2021.”

La serata mostra in crescendo il lavoro dei più piccoli fino alle Étoiles, “dando vita a un evento davvero unico che spero venga apprezzato dal pubblico riminese. Ma senza il Teatro Galli, senza il sostegno dell’amministrazione comunale e senza il sostegno della Fondazione Noureev a Rimini, non sarebbe stato possibile.

(continua…)

Maria Perchiazzi Guaraldi, in punta di sogni
In apertura, Maria Perchiazzi Guaraldi, organizzatrice e curatrice di importanti eventi e co-fondatrice del Concorso Rudolf Noureev. Qui sopra, a sinistra, insieme a Martha Graham presso il teatro Petruzzelli. Sotto, in Giappone insieme a Carla Fracci.
Maria Perchiazzi Guaraldi, in punta di sogni
Questo progetto è un’opportunità pedagogica unica in Italia. Lavorare con questi Maestri, tutte Étoiles eredi di Noureev, sui capolavori di questo genio, significa mettersi alla prova seriamente dal punto di vista tecnico e artistico per tanti giovani talentuosi. Non offriamo premi fine a sé stessi, bensì opportunità di crescita professionale per chi desidera intraprendere questo percorso artistico.”

Pubblicato su Rimini IN Magazine 02/24, chiuso per la stampa il 08/07/24

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