Artefici di questo longevo successo sono DJ Gale e DJ Gerbo, all’anagrafe Luca Galeazzi e Roberto Gerboni. Amici da sempre, colleghi da un quarto di secolo.
La consolle ha rafforzato la loro amicizia. “All’inizio ero solo un fruitore delle feste dei ‘Beach Boys’,” racconta DJ Gerbo. “Poi qualcuno mi chiese di fare il DJ e così ho iniziato, quasi per gioco, e visto che mi sono divertito non ho più smesso!”
“Io invece ho scelto questa strada fin da bambino, quando facevo le top list e leggevo le classifiche su TV Sorrisi & Canzoni,” racconta DJ Gale.
È il 1999 quando iniziano a suonare insieme, in vari circuiti, imprimendo il loro mood in locali che hanno fatto la storia della Riviera. Dal Velvet al Rag, dal Kantiere al Boulevard all’IO. Qui con Willie Sintucci, hanno organizzato concerti memorabili (The Yardbirds, Caravan, James Taylor Quartet, Thievery Corporation). Fino alla Baia Imperiale e al Lamparino dove continuano a esibirsi tuttora.
Definiscono i loro generi musicali contigui: DJ Gale esordisce interpretando l’house music, affascinato dal Rap, dall’Hip hop dei Public Enemy e Run DMC. “Ho iniziato con un approccio house music anni Novanta poi. Con i Beach Boys Party sono stato proiettato verso la Surf music. Ma è con l’approdo al Velvet che mi sono appassionato alla musica inglese fino alla regressione verso i Sixties.”
DJ Gerbo si dichiara da sempre fedele a una sfera Rock Blues “aggiungendo del funk e jazz groove e pezzi odierni in ambito rock che rimangono comunque nel solco della metrica black soul.” Non per nulla viene chiamato ‘The Reverend’!
“Le serate non sono tutte uguali, alcune scorrono fluide mentre altre sono più impegnative,” raccontano i due amici. “Perché un evento abbia successo la prima cosa da fare è guardare chi hai davanti e capire cosa cerca, provando ad adattarti per riempire la pista.
Abbiamo vissuto serate epiche in cui speravamo non arrivasse mai l’alba, ci sono stati i Capodanni a Cattolica che ci hanno riempito di orgoglio e soddisfazione e speriamo di continuare a vivere ancora tante notti emozionanti.”
DJ Gale e DJ Gerbo sono un vero e proprio trait d’union tra diverse generazioni e tipologie di pubblico che nel tempo sono cambiate. “Le nuove generazioni sono ovviamente diverse da quelle per le quali mettevamo i vinili alle feste,” spiegano.
“Se prima si usciva per incontrarsi, adesso i ragazzi comunicano per lo più tramite cellulare, ma la cosa importante è che ballino e si divertano e non si creino sacche di violenza. La nostra ricetta è creare un sound che si amalgami al mare e alla salsedine.”
Uno è export manager, l’altro ottico, ma non hanno mai pensato di fare i DJ di professione.
“Con l’avvento dell’elettronica oggi c’è molta più offerta anche nel nostro settore, sono tutti DJ e producer, ma non è per questo motivo che abbiamo scelto di non essere DJ di professione. Per noi la musica è un divertimento, un piacere, una passione che ci fa uscire dagli schemi e che ci proietta in un mondo tutto nostro, se diventasse un lavoro sarebbe inevitabilmente soggetto a vincoli che la snaturerebbero, perciò siamo felici di coltivarla come stiamo facendo.