Matteo Gatta, talento emergente

di Anna De Lutiis, foto Massimo Fiorentini
Una passione cresciuta tra cinema e teatro
Le prime cose che colpiscono di lui, incontrandolo in un bar di Ravenna, sono la sua educazione e la sua gentilezza, il suo scusarsi per tre minuti di ritardo di cui aveva già avvertito con un messaggio. Matteo Gatta è molto giovane, nato a Ravenna nel 1996, ma fin da piccolo sapeva che avrebbe fatto l’attore, anzi, alle elementari aveva già fatto le sue prime esperienze interpretando una vasta gamma di personaggi, dal Lupo di San Francesco a Baldassarre, uno dei tre Re Magi.

Diversamente dai suoi coetanei che si vedevano pompieri o, in casi particolari, campioni di calcio, Matteo Gatta aveva già deciso di calcare il palcoscenico. Frequenta il liceo e ha l’opportunità di seguire la non-scuola di Marco Martinelli.

“Sapevo che era un sogno difficile da realizzare, il mio,” racconta, “ma ci volevo provare, volevo riuscire a tutti i costi. Mi iscrissi a varie scuole e, mentre aspettavo di essere ammesso, studiavo e mi dedicavo a varie interpretazioni.” Matteo Gatta racconta gli inizi del suo percorso e traspare dai suoi occhi una grande passione, quella di un vero attore.

“Finalmente un giorno ricevetti la tanto attesa notizia,” continua. “Ero stato selezionato da Luca Ronconi per la scuola del Piccolo Teatro di Milano. Quasi non ci credevo. La scuola è gratuita ma a mantenermi per tre anni a Milano ha contribuito la mia famiglia, mentre io lavoravo d’estate.” Si diploma nel 2017 con Uomini e No di Carmelo Rifici, che ha preso il posto di Luca Ronconi scomparso nel 2015. Il romanzo scritto da Elio Vittorini nel ‘44 e pubblicato l’anno successivo viene portato in scena da Carmelo Rifici. La trascrizione teatrale è del drammaturgo Michele Santeramo. Dal 2016 Matteo prende parte a numerosi progetti teatrali come attore.

“Dal 2017 al 2021,” racconta, “sono entrato a far parte di Idiot Savant portando in scena Il Mercante di Venezia (2017) e Sogno di una notte di mezza estate (2018) per la regia Filippo Renda. Ho lavorato come attore per Nicola Piovani, Stefano De Luca, Maria Chiara Pederzini, Nanni Garella, Simone Toni, Alessandro Renda. Nel 2019 ho interpretato Oderisi da Gubbio nel Purgatorio di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari. Sempre nel 2018 ho esordito anche come autore dello spettacolo Amore insieme a Viola Marietti. Lo spettacolo è vincitore del bando di produzione #Pillole2018 di Teatro Studio Uno e Progetto Goldstein.”

Questo percorso mostra un giovane portato sia come attore ma anche come autore e regista. Manca il cinema a completare la già ricca gamma di attività. “Il cinema arriva, sì,” dice Matteo Gatta. “Nel 2020 esordisco come protagonista del film Est-Dittatura Last Minute di Antonio Pisu, che ha aperto la 17a edizione delle Giornate degli Autori al Festival del Cinema di Venezia 2020. Insieme a Jacopo Costantini e Lodo Guenzi abbiamo vinto il Premio Biraghi ai Nastri d’Argento 2021.”

Tante imprese concentrate in pochi anni, il giovane ravennate è pronto a conquistare il mondo del cinema con il suo talento, la sua presenza scenica e il suo carisma. Si racconta in modo spigliato ma con molta semplicità. Un provino fatto con Antonio Pisu ha letteralmente ‘scaraventato’ Matteo nel mondo del cinema. Il racconto di una storia realmente vissuta le cui emozioni Matteo ha saputo portare sullo schermo. È un road movie in cui succedono tante cose al limite tra reale e onirico. Ma le esperienze nuove lo portano a fare la regia dello spettacolo teatrale Gramsci Gay

Su un muro del carcere di Turi viene imbrattato un famoso murales dedicato a Gramsci che, proprio in quel carcere, aveva passato cinque anni di prigionia scrivendo gran parte dei suoi densi Quaderni: una mano anonima ha scritto ‘gay’ sulla fronte del grande politico e filosofo marxista italiano.

Una riflessione sul rapporto fra politica e indifferenza, impegno e disillusione, fuoco e cenere. Mauro Lamantia è Gramsci. Gli somiglia moltissimo, la chioma folta, i tipici occhiali. Eloquio insieme energico e posato, accogliente e vibrante. Ma Lamantia interpreta anche Nino che ha scritto ‘gay’ sulla faccia di Gramsci. Ma non sa perché lo ha fatto. Anzi lo ha fatto senza un vero motivo.

“È uno spettacolo diviso in due parti,” specifica Matteo, “scritto da Iacopo Gardelli e prodotto da Studio Doiz e Accademia Perduta. Volevamo parlare di passione politica, di quella che attribuiamo allo spirito del Novecento e del clima odierno. Le due situazioni sono presentate nella loro oggettività e lo spettatore unisce i fili come preferisce. Mauro è talmente strepitoso che ogni tanto raggiunge il risultato che io intimamente spero: e cioè che le prospettive vengano completamente ribaltate.”

Guardando al prossimo futuro Matteo Gatta, attore di teatro e di cinema, autore e regista, anticipa: “Passerò l’estate a rilassarmi e a imbastire la drammaturgia per un nuovo spettacolo ironico sul Taoismo.”

Matteo Gatta, talento emergente
In alto, l’attore ravennate Matteo Gatta. In apertura e qui sotto (ph Gianmaria Zanotti), Gatta sul set di ‘Tornando a Est’ insieme alle co-star Sofia Longhini e Lodo Guenzi.
Matteo Gatta, talento emergente
Pubblicato su Ravenna IN Magazine 03/24, chiuso per la stampa il 19/07/2024

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