Prima Corporate Foundation nata in Romagna con l’adesione di 25 soci, la Fondazione Romagna Solidale ad oggi ne conta oltre 50 tra imprese, associazioni di categoria e realtà di punta del territorio. Da 14 anni è impegnata a programmare e a realizzare innumerevoli interventi di contrasto alla povertà, alle malattie e alle fragilità nelle sue diverse forme. Attraverso donazioni dirette a enti, onlus e associazioni di volontariato. Costituendo così un punto di riferimento per tutti gli associati che hanno a cuore il tema della responsabilità sociale.
“L’idea di costituire la Fondazione è nata dall’incontro e dall’amicizia con Bruno Piraccini, fondatore e presidente di Orogel,” spiega il presidente Arturo Alberti. “Abbiamo unito la sua competenza imprenditoriale e la conoscenza del mondo del volontariato con l’obiettivo comune di creare uno strumento che incrociasse le esigenze e i bisogni del territorio con il desiderio delle imprese di fare qualcosa di socialmente valido.”
Medico, impegnato per molti anni in missioni e attività di cooperazione nei Paesi in via di sviluppo e nelle aree più povere del mondo, Alberti è stato di recente confermato al vertice della Fondazione. Che ha sede a Cesena e che, solo nel 2023, ha erogato oltre un milione di euro per rispondere alle richieste e alle necessità delle realtà no profit che operano in settori quali la tutela della salute, le disabilità, l’assistenza agli anziani e ai malati di Alzheimer. Con interventi mirati ad alleggerire il peso delle famiglie, e la formazione dei giovani.
Vengono inoltre sostenute associazioni di volontariato impegnate in Africa e in America Latina per garantire il diritto allo studio e alla salute e per aiutare lo sviluppo locale.
Non ultimo, il progetto ‘Insieme per la ripresa’ a sostegno della ripartenza dopo l’emergenza alluvione che ha colpito la Romagna nel maggio 2023. E che ha consentito di stanziare 850.000 euro anche grazie alla collaborazione con numerosi enti e realtà di riferimento.
“È stata un’occasione molto importante per poter dare un aiuto immediato a un territorio profondamente ferito. Con il coinvolgimento di più attori anche non soci che hanno potuto utilizzare lo strumento della Fondazione.
Le azioni, coordinate per massimizzare l’efficacia degli interventi, hanno incluso buoni spesa e ripristino delle infrastrutture. Ristori a favore di famiglie, imprese e enti danneggiati dall’alluvione,” dice il presidente. “È stata un’esperienza molto positiva che ha coinvolto tutta la Romagna e che ha dato buoni risultati in termini di efficienza.”
Tra i progetti futuri c’è la donazione di un’ambulanza dotata di tecnologie altamente innovative. In collaborazione con la Fondazione Carisp e con la Misericordia Valle del Savio. Inizialmente sarà al servizio della provincia di Forlì-Cesena e in seguito dell’area di competenza dell’Ausl Romagna.
Particolarmente significativa l’entità delle azioni a supporto dell’ambito sanitario che, negli anni, hanno consentito l’acquisto e la donazione di attrezzature e tecnologie all’avanguardia.
“L’attività in ambito sanitario risponde a un criterio preciso,” spiega Alberti. “La Regione ha i propri piani, mentre noi interveniamo per implementare funzioni non comprese nella programmazione. Siamo, inoltre, in rapporto costante con l’Irst di Meldola e collaboriamo con l’Associazione Diabete Romagna.”
La Fondazione ha, inoltre, contribuito alla realizzazione della Spiaggia dei Valori inaugurata a Punta Marina nel mese di luglio. Un progetto inclusivo realizzato dall’associazione ‘Insieme a te’ e rivolto alle persone con disabilità. Un luogo accogliente e con postazioni attrezzate.
Nel mese di giugno è stato nominato il nuovo Comitato di gestione che guiderà l’organizzazione per il prossimo triennio e approvato il primo bilancio sociale pubblicato dalla Fondazione con le azioni previste per i prossimi mesi che interesseranno tutta la Romagna.
“Anche per il futuro a guidarci saranno due princìpi,” conferma il presidente. “Da un lato conoscere in modo approfondito le realtà sostenute sia sul piano economico sia attraverso un’esperienza di condivisione. Dall’altro consentire ai soci di rispondere ai bisogni del territorio con donazioni di cui possono verificare i risultati tangibili. Questo è il nostro spirito e il nostro obiettivo: essere un ponte solidale tra le imprese e la comunità.”