Yoga della risata per stare bene

di Massimo Montanari, foto Massimo Fiorentini
Graziella Frassineti rivela come produrre felicità
La storia di Graziella Frassineti è davvero speciale: una vita rivolta verso l’altro, come lavoratrice nel settore della prevenzione e diagnosi precoce, oggi quasi settantenne e assistente coordinatrice in pensione alla Ausl Romagna.

Graziella racconta di aver sempre creduto fortemente nell’integrazione tra medicina tradizionale e medicina olistica complementare quando un giorno di 13 anni fa incontra lo yoga della risata. Lo definisce “la scoperta di una possibilità di benessere, semplice, potente, da applicare alla vita di tutti i giorni.” Gioia, respiro, risate, giochi, sono gli strumenti di questo insegnamento per avere una qualità di vita quotidiana migliore per sé e per gli altri.

D. Cos’è lo yoga della risata? 

R. “È un’idea rivoluzionaria di un medico di base indiano, il dottor Madan Kataria, nata nel marzo 1995 in India, grazie alla quale si ride senza motivo, senza l’utilizzo di barzellette o battute, senza la visione di film comici.

Si ride attraverso degli esercizi di risate, in gruppo, guardandosi negli occhi e tornando un po’ bambini, cioè recuperando entusiasmo e capacità di divertirsi e giocare. Inoltre si recupera l’attenzione alla respirazione, in quanto la risata non è altro che un’espirazione molto profonda e continuata.”

D. A chi si rivolge e perché produce felicità? 

R. “È accessibile a tutti, grandi e piccoli. Le sue applicazioni sono molteplici: a scuola e con i bambini, nei contesti assistenziali e di cura con gli anziani, sessioni con malati, con i disabili, nelle palestre, centri yoga e centri benessere, fino a un’applicazione sempre più diffusa nella gestione dello stress in azienda e il team building.

Il nostro corpo non distingue la differenza tra una risata che scegliamo di fare, una risata autoindotta, una risata intenzionale e una spontanea. Riesce a produrre la stessa chimica della felicità: gli ormoni del benessere che aumentano e gli ormoni dello stress diminuiscono.” 

D. Dove si pratica nel mondo? E a Ravenna? 

R. “Lo yoga della risata è presente in oltre 100 stati, tutti i 5 continenti sono mappati dal Club della Risata e sessioni di yoga della risata sono in continua espansione nel mondo. Da oltre 10 anni, come volontaria, tengo incontri di yoga della risata al centro sociale San Rocco-Baronio di Ravenna.”

D. Può raccontare un’esperienza che l’ha particolarmente colpita? 

R. “Trainata da questa pratica, che ad ogni puntata presentavo con l’obiettivo di far conoscere la disciplina, nel 2016 ho vinto la finale de La prova del cuoco, il programma culinario di Antonella Clerici. E al mio ritorno, mentre facevo la spesa, una giovane madre mi ha raccontato che suo figlio disabile aspettava le mie risate in tv per ridere insieme. Questo è stato molto gratificante per me.”

D. Com’è la risposta delle persone che si avvicinano a questa pratica per la prima volta? 

R. “I nuovi partecipanti agli incontri all’inizio restano perplessi perché ridere senza motivo sembra sciocco e senza senso, ma poi continuando entrano nello spirito interiore dello yoga della risata e ne traggono beneficio immediato sentendosi alla fine più rilassati, sereni, più positivi e di buonumore.”

D. Come si svolge tipicamente una sessione di yoga della risata? 

R. “Si seguono i 4 elementi della gioia: danza, risata, musica e gioco, oltre alla respirazione yogica addominale e al rilassamento finale, dopo 10 minuti di risata liberatoria, definita meditazione della risata’, infine il rilassamento guidato con visualizzazioni.

Si può praticare con un numero imprecisato di persone, avendo lo spazio idoneo disponibile. Con un gruppo numeroso l’energia che si scatena è incredibile, ma è possibile farlo anche con una sola persona, se questa ha necessità di ridere noi trainer siamo disponibili.”

D. Ci sono consigli per chi è alle prime armi e ha difficoltà a lasciarsi andare? 

R. “Come ripeto sempre, bisogna avere fede e continuare almeno per quattro incontri anche solo sorridendo, respirando e rilassando, riportando alla memoria il proprio bambino interiore dimenticato.”

D. Un sogno per il futuro?

R. “Ho avuto il privilegio di insegnare yoga della risata come tecnica antistress al personale della Ausl Romagna per 8 anni, dal 2012 al 2019, e i benefici prodotti da questa tecnica sono documentati con l’abbassamento del livello di stress di oltre l’80% dopo gli incontri.

Il mio sogno è la stanza del benessere in ogni ospedale: un luogo dove, sia pazienti che familiari, che dipendenti, possano trovare conforto ogni giorno sia con lo yoga della risata che con altre tecniche olistiche scientificamente riconosciute.”

D. Ha un messaggio finale che vorrebbe condividere?

R. “Come diceva il dottor Madan Kataria: se tu ridi tu cambi, se tu cambi cambia il mondo intorno a te. Porta il tuo corpo a ridere e la tua mente lo seguirà. Felice vita e che la gioia ci perseguiti.”

Yoga della risata per stare bene

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