Quando si entra nell’appartamento a Rimini sembra di balzare fuori da un ventre materno a caccia di vita e luce. Da una sorta di binocolo in legno di rovere lentamente si conquista la zona giorno che è un tutt’uno con l’affaccio aperto sulla spiaggia. Il mare sembra entrare direttamente dentro l’appartamento, grazie alle grandi finestre, al gioco di specchi e di colori scelti appositamente dall’architetto. In perfetta mimesis con quelli della natura circostante.
Il proprietario di questo appartamento a Rimini è un amante del mare tutto l’anno e le immersioni in apnea sono per lui un toccasana. Un metodo autentico per ‘vedere’ meglio dentro di sé, per trovare l’essenza delle cose e compenetrarsi con la natura. Alla ricerca di una introspezione che non isola, ma purifica e apre al nuovo, all’altro.
In questo sorprendente nido di gabbiani i ritmi del quotidiano rallentano. Si fanno rarefatti, in perfetta sintonia con il tutto come nella fisica quantistica. In un rapporto continuo tra dentro e fuori, per una rigenerante compenetrazione senza fine.
Gli abitanti di questo luogo magico, due professionisti sempre impegnati fuori casa, amano la convivialità, ricevere e ospitare amici, per i quali hanno anche fatto realizzare un mini appartamento dentro l’appartamento. Così per loro il vero fulcro abitativo è la grande area living con annessa cucina a parete dotata di terrazza, dall’effetto trompe-l’oeil. Ed è partendo da questo presupposto e dalle caratteristiche del luogo che l’architetto ha agito e trovato ispirazione. Realizzando un ambiente mozzafiato immerso negli elementi. E il mare sembra abitarlo.
Il progetto si svela lentamente. Attrae a sé inesorabilmente, e vive di una perfetta coerenza di fondo tra gli spazi in una conturbante sinfonia di colori e materiali, che caratterizza la composizione nella sua globalità. Dove nulla è lasciato al caso. In un certosino lavoro a togliere, in cui a governare è l’essenzialità di materiali.
Fabio Mariani, allievo del grande architetto e designer argentino Emilio Ambasz, ha la capacità di creare volumi attraverso elementi fissi di interior. La grande parete contenitiva nord a specchio riveste tutta l’ala del living. Al suo interno nasconde le cose, e lentamente svela quel che custodisce. una libreria, uno studiolo con affaccio, una consolle beauty, una porta che conduce al terrazzo della zona notte.
Tutto realizzato su disegno da esperti artigiani, fidate maestranze con cui l’architetto collabora abitualmente. Dalla parte opposta appena sotto una nicchia dall’effetto Filicudi, si staglia un grande divano in cotone naturale. Un cimelio affettivo che segue il proprietario di dimora in dimora. Un pezzo di design di quelli che si passano in eredità.
La cucina di questo appartamento a Rimini, realizzata su disegno tutta a scomparsa laccata di nero al poliestere di alta qualità, dà un effetto di profondità e contrasto. Al suo centro una conviviale isola dal piano in granito nero bocciardato. Quel nero, la cui nuances ricorda gli scogli, richiamando metaforicamente l’elemento terra, quello che dona il cibo, l’aspetto di accudimento, andando a compensare l’effetto aria del cielo e l’elemento acqua portato dal mare.
Anche la presenza del legno rovere certificato proveniente da foreste controllate dell’est europeo rappresenta l’elemento terreno. E bilancia con la sua calda presenza, in perfetto mimetismo con la sabbia che poco fuori si scorge. Netta è la volontà di creare effetti scenografici, si gioca con i differenti punti di vista, con rimandi e riflessi, per una ritualità della vita quotidiana.
Tornando nel binocolo d’ingresso, dove le luci si fanno più rarefatte e intime, appaiono alcune colonne in cemento armato, quasi come dei totem scultorei a memoria della struttura originaria, databile 1963.
Le camere sono concepite come piccoli nidi appollaiati sulle grandi sequoie dei parchi naturali vista mare. Il legno di rovere ne diventa il fil rouge rivestendo alcune pareti come nella stanza padronale e nel bagno dedicato. La zona notte è definita dagli stessi colori che caratterizzano la zona di convivio, tornano le laccature e la pietra nera, sottolineando la grande attenzione ai materiali posta da Mariani.