Assogemme è l’organizzazione nazionale, con sede a Rimini, in seno a Confindustria, che rappresenta le aziende che abbracciano la filiera della gioielleria e i principali operatori di settore delle gemme di colore, pietre preziose, semipreziose e dure, diamanti e coralli.
È, tra gli altri, partner di Cibjo, The World Jewellery Confederation iscritta a Confindustria Federorafi e collabora con il prestigioso Istituto gemmologico italiano di Milano. Si occupa inoltre di formare nuove generazioni di maestri orafi in collaborazione con la Fondazione Mani Intelligenti di Valenza.
Tra gli enti con cui da sempre collabora c’è Vicenzaoro, con cui organizza talk a supporto della cultura gemmologica e del saper fare italiano. “La collaborazione di Ieg-Italian Exhibition Group, con un partner come Assogemme si conferma, anno dopo anno, una risorsa preziosa. Per mettere in circolo esperienze d’eccellenza che siano di ispirazione per il settore, attraverso la fiera. Siamo felici di poter dare spazio durante Vicenzaoro a voci così importanti,” dichiara Marco Carniello, Global Exhibition director Jewellery & Fashion di Ieg. “Una fiera che non è solo piattaforma di business, ma un momento per promuovere la formazione, favorire l’informazione e stimolare relazioni, coinvolgendo le componenti della nostra bella e vivace industry del gioiello.”
“Siamo profondamente orgogliosi di questa collaborazione con Vicenzaoro, partner prezioso fin dagli albori,” spiega il riminese Paolo Cesari, presidente di Assogemme. “Il dialogo instaurato attraverso i talk con figure d’eccellenza nel sistema gioiello contribuisce allo sviluppo della cultura di settore. Ed è stimolo per le nuove generazioni.”
L’associazione è una realtà di punta nel settore jewel, il cui fiore all’occhiello è il Comitato etico delle pietre di colore, presieduto da Guido Grassi Damiani, a cui partecipa – oltre a brand di caratura internazionale tra cui Buccellati, Bulgari, Damiani, Gucci, Pomellato, Dolce e Gabbana, Alberta Ferretti, Pasquale Bruni, Crivelli e Boucheron – anche una rappresentanza di operatori italiani. I talk di Assogemme sono ritenuti appuntamenti di grande rilievo per la caratura dei relatori invitati dal sistema gioiello nazionale.
Per quanto riguarda lo stato dell’arte del settore, a spiccare è stata la voce di chi tesse il dialogo coi clienti, trasformando in realtà le strategie dell’industria dei preziosi.
“Per la prima volta ho raccontato l’evoluzione della mia azienda e il rapporto con i clienti e i fornitori in un mondo che cambia,” spiega Carlo Bartorelli. “Ho sempre privilegiato le relazioni, la comunicazione e lo sviluppo tecnologico. L’ausilio dell’intelligenza artificiale è utile a ottimizzare alcuni processi dei nostri 9 negozi in Italia. Ma non può sostituire la persona e la sua capacità di interagire empaticamente suscitando emozioni, è fondamentale entrare nel cuore di acquirenti e collaboratori,” precisa.
Partito da Riccione con la storica gioielleria di famiglia, tre decenni fa ha avvertito l’esigenza di espandere l’attività, creando una realtà articolata che comprende uno store online e boutique multimarca. Qui, atmosfera e profumi avvolgono il cliente, con una selezione di prestigiose maison di gioielli e orologi, alla quale viene affiancata la linea di preziosi inseritasi “dove i brand internazionali hanno buchi di prodotto che abbiamo individuato, anche in termini di prezzo.”
A guidarlo “sono sempre state volontà e determinazione. Se non mi fossi spostato da Riccione l’azienda non sarebbe cresciuta, anche se il successo si conquista giorno per giorno,” racconta. Per ampliare il raggio d’azione ha creato uno specifico format, risultando un’eccezione nel panorama nazionale capace di raggiungere la clientela nelle località turistiche blasonate “dove avevamo meno competitor e, forti del dna riccionese, volevamo proporci nel periodo estivo con emozioni uniche.”
Per stringere accordi strategici, i gruppi di rilievo devono avere partner credibili. Ecco perché da tre anni un brand selettivo come Bulgari ha scelto la boutique di Forte dei Marmi come luogo d’elezione. “Ed è per noi motivo di soddisfazione in quanto oggi lo storico brand ha tolto la distribuzione gioielli dai retail.”
Prioritari sono i dipendenti. “Devono sentirsi importanti perché per noi lo sono,” dice Bartorelli. “E ritengo che debbano saper condividere contenuti e filosofia. Perché solo attraverso passione e coinvolgimento si ottengono risultati. Chi sposa il progetto e cresce viene premiato. Un dipendente bravo non è un costo per l’azienda ma una risorsa che deve sentire vicinanza alla proprietà, condividerne obiettivi e sacrifici. Il successo viene prima del sacrificio solo nel vocabolario della lingua italiana.”