“All’estero ci sono bike park anche più estesi ma non così strutturati e a ingresso gratuito,” spiegano i due fratelli Bernardi.
Un progetto che viene da lontano e affonda le radici nell’attività di famiglia, trasformatasi da piccola bottega di riparazione di biciclette ad autentico colosso del settore. Una storia che attraversa tre generazioni dagli anni Quaranta a oggi. Dal capostipite nonno Guglielmo a papà Natalino, mancato nel 1999, ancora in giovane età. Uno strappo violento, destinato a segnare la vita dei due ragazzi.
Il primogenito Marco Bernardi, 53 anni, si vede costretto a mettere in ghiaccio la laurea in architettura per raccogliere l’eredità paterna. “Conclusi gli studi al Politecnico di Milano,” racconta, “ho vissuto tra Firenze e il capoluogo lombardo. La scomparsa di papà mi ha indotto a tornare a casa.”
Meno forzato l’ingresso in azienda di Gianluca Bernardi, 47 primavere consumate a pane e tubolari, e una passione innata per lo sport e la salute. Sotto l’egida dei due artusiani, l’impresa vive un’impennata in termini di affari, diventando leader in Italia nella distribuzione di componenti, ricambi e accessori per la bicicletta.
Oltre 10.000 gli articoli in catalogo tra quelli realizzati in proprio – “dai cesti in vimini ai caschi full-face” – a quelli dei migliori brand a livello mondiale. Prodotti di design, innovativi e performanti, frutto dell’investimento costante nel settore ricerca e sviluppo e della capacità di rinnovarsi in linea con le nuove esigenze del mercato. Articoli presenti in 3.000 negozi in Italia e 4.250 in Europa.
“Papà aveva circa 150 clienti, noi oggi abbiamo superato quota 3.000.” Un crescendo che rende improvvisamente ‘stretta’ la sede aziendale. “Dopo oltre 20 anni di attività, abbiamo individuato nell’area dell’ex zuccherificio Sfir lo spazio ideale da riqualificare attraverso un progetto sostenibile.”
Niente cementificazione, dunque, ma la bonifica e il recupero di un’area industriale dismessa, oggi riconsegnata alla comunità in seguito a un grande lavoro di rigenerazione urbana. “Abbiamo voluto restituire valore al territorio, che ci ha dato tanto,” dicono i due Ceo Bernardi.
“Partendo dall’idea di creare un giardino aperto a tutti, da vivere quotidianamente.” Una cittadella arricchita da centinaia di piantumazioni e completamente autosufficiente a livello energetico. Meta non solo di ciclisti ma anche di famiglie e ragazzi, “da avvicinare al mondo della bicicletta e da educare a uno stile di vita salutare, costruito su una sana alimentazione, un adeguato movimento, una vita all’aria aperta fatta di condivisione e socialità.”
Un progetto giunto a compimento, anche se in costante divenire, proprio nel periodo dell’alluvione che ha funestato la Romagna. “Abbiamo deciso di partire per dare un segnale forte al territorio. Nel primo mese di apertura,” spiega Gianluca Bernardi, “abbiamo registrato una risposta superiore a ogni aspettativa: ben 30.000 le presenze, un flusso continuo e non solo nel fine settimana.
Avevamo imputato i grandi numeri all’effetto curiosità ma in realtà sono tantissime le persone che sono tornate più volte.” Al BRN Village è davvero impossibile annoiarsi. A rendere unico il parco è la presenza di sei piste per discipline sportive differenti.
Dal tracciato didattico in manto gommato, progettato per l’educazione civica e stradale a disposizione delle scuole, che potranno avvalersi di un’aula didattica, ai due circuiti di pump track, percorsi tecnici per mountain bike e freestyle caratterizzati dalla presenza di dossi, compressioni e paraboliche. Si tratta dell’area pump più grande d’Italia, con 342 metri lineari e uno sviluppo complessivo di 3.200 mq. “A Forlimpopoli ci si può allenare come in montagna,” chiosa Gianluca.
Il valore aggiunto è rappresentato dalla filosofia su cui è edificata la struttura. A pochi passi dell’ingresso si trova il Bike Cafè, in cui vengono proposti piatti al 100% biologici e a chilometro zero. A partire dagli estratti di frutta e verdura, prodotti selezionati per colazione e snack artigianali realizzati con grani antichi, integratori per lo sport prodotti da Buon Food, ramo aziendale di BRN attivo in ambito Sport & Health Food.
“Abbiamo iniziato producendo integratori per gli sportivi,” spiega Bernardi junior, “e oggi abbiamo una lista infinita di prodotti per tutti, poco lavorati e di alta qualità. E gli stessi piatti romagnoli rivisitati in maniera sana senza rinunciare al gusto.”
Nella medesima area del Cafè si trova la piazza del ciclista, il cuore del parco. Un’officina a cielo aperto con bike station check dotate di attrezzi per la cura e la manutenzione delle bici, 9 punti di ricarica e-bike e una casetta dell’acqua funzionale, dove riempire la borraccia scegliendo tra acqua alcalina, idrogenata e mineralizzata, per migliorare idratazione e anche le performance sportiva.
Il tutto all’interno di un percorso ciclopedonale di oltre 2 km, che collega il parco alla rete ciclabile del centro urbano. Tanti i progetti realizzati, tanti quelli da sviluppare in futuro, a partire da quelli ludico-didattici rivolti ai bambini. “All’inaugurazione è intervenuto il ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara, che punta molto sulla diffusione di stili di vita sani, guardando in particolare alle nuove generazioni.
Allo studio anche partnership e collaborazioni con associazioni, istituzioni e professionisti della medicina. Nel nostro laboratorio realizziamo prodotti per pazienti che necessitano di un’alimentazione dedicata. E se non esistono, li creiamo.”
A trarre giovamento dall’Eden dei ciclisti saranno anche gli operatori economici del territorio: prevedibile una discreta ricaduta in termini di indotto. “In futuro organizzeremo eventi che richiameranno persone da tutta Italia.” E già piovono prenotazioni tramite l’app MyBrnVillage.
Per i due fratelli Bernardi ci sono ancora obiettivi da inseguire, con la consapevolezza di essere sulla ‘pista’ giusta. “Oggi abbiamo la piena percezione di quanto siano felici le famiglie che scelgono di trascorrere qualche ora al bike park. (continua…)