Parliamo di Luca Ceredi, cesenate doc ed esperto di ambiente marino biotico. Ad oggi la sua Koi Farm è una delle principali d’Italia. Non solo per l’allevamento di carpe Koi, ma anche per tutto quello che concerne la loro cura e gli ambienti in cui devono essere ospitate.
“Sin da bambino,” racconta Ceredi, “sono stato attratto dal mondo sottomarino e dagli ambienti acquatici in genere. Attualmente mi occupo di consulenza nel campo dell’acquariologia hobbistica, del risanamento degli ambienti acquatici sia naturali che artificiali. Della salute della loro componente biotica, della costruzione e del mantenimento di laghetti ornamentali. E, in particolare modo, seguo il mio allevamento e la riproduzione delle carpe Koi. Presso la mia Koi Farm, a Borello di Cesena, allevo questi meravigliosi pesci producendo ogni anno circa 500 tosai, esemplari con meno di un anno di vita.”
Ha iniziato creando il suo primo laghetto all’interno della corte del palazzo in cui viveva con la famiglia nel cuore del centro storico di Cesena. “I miei genitori sono stati molto disponibili, perché mi hanno concesso la possibilità di sperimentare le mie abilità in questo campo anche mettendo a rischio il giardino del palazzo. Per fortuna tutto è andato liscio. Da allora ho compreso che era necessario trovare un altro spazio e così ho realizzato la mia Koi Farm a Borello dove vivo.”
Qui oggi Ceredi alleva solo alcuni delle innumerevoli tipologie di Koi dal pool genetico di qualità. Inoltre, progetta e realizza laghetti ornamentali e relativi impianti di depurazione biologica e stazioni di biodepurazione.
L’enorme passione per le carpe Koi unita agli studi universitari e a un’esperienza decennale sul campo, lo hanno condotto a occuparsi anche della salute di questi pesci. In particolare sotto l’aspetto della prevenzione. Negli ultimi anni, grazie a un meticoloso lavoro di selezione e di studio delle principali linee di sangue giapponesi, Ceredi è riuscito a ottenere un notevole incremento della qualità delle Koi nate presso la Koi Farm.
“C’è scarsa letteratura sulle carpe Koi e poca informazione in generale. Molta della mia formazione arriva dall’esperienza e dall’amore per questa tipologia di pesce. Forse non tutti sanno che possono essere animali da compagnia. Non è facile considerarli come una cane o un gatto di casa, occorre cambiare il proprio modo di pensare.
Vivendo sott’acqua, per entrare in relazione con le carpe Koi è necessario immergersi nelle vasche dove vivono. Possono raggiungere anche la lunghezza di un metro e il peso di 20 chili e hanno la particolarità di essere molto longeve, alcune sono anche centenarie. Negli ultimi anni l’interesse per questi pesci è aumentato in maniera considerevole. Tanto che anche molte Università se ne stanno occupando e numerosi sono i tirocinanti che scelgono la mia farm per approfondire gli studi sulle carpe Koi in vista della tesi di laurea.”
Con la crescente attenzione per questo mondo, Ceredi ha scelto di allevare 5/6 varietà. “L’abilità dell’allevatore sta anche nel selezionare bene i vari esemplari e seguirne con grande attenzione lo sviluppo. Le mie vasche di allevamento hanno una capacità di 11.000 litri cadauna.
Al loro interno nuotano numerose Koi, tutte nate presso la Koi Farm, suddivise per età e taglia. L’attività di allevamento della farm si concentra principalmente su determinate varietà di carpe Koi, in modo da potere utilizzare al meglio le combinazioni genetiche delle linee di sangue dei riproduttori che abbiamo a disposizione.”
Quando le giovani carpe Koi vengono selezionate per la prima volta, l’unica caratteristica che appare evidente è proprio la differenza di taglia tra i vari esemplari. Anche perché in questa fase dello sviluppo il caratteristico pattern di ciascuna varietà non è ancora sviluppato e definito.
“La percentuale di Koi di buona qualità che rimangono dopo la prima selezione,” spiega Ceredi. “Può cambiare a seconda della varietà, da un minimo del 5-7%, ad esempio per le Showa e le Utsuri, fino ad un massimo del 70-75% per le Chagoi. Letteralmente note per il loro color tè. Si tratta di una carpa dal colore bronzo chiaro nota per la sua tranquillità, ha una personalità amichevole e raggiunge una grande stazza.
Nei mesi successivi si prosegue con ulteriori selezioni fino ad avere esemplari con i colori definiti. A circa 6/7 mesi di vita i tosai possono avere la lunghezza di 13 cm. Tra le carpe Koi più desiderate vi è la carpa Kohaku, dal caratteristico colore bianco e rosso. E poi ci sono le monocromatiche Karashigoi molto docili e dal color mostarda.”
Non troppi pesci in un solo laghetto è l’altra indicazione di Ceredi che, con grande cura, cerca di progettare l’ambiente ideale per i propri esemplari. Non solo a livello tecnico, scegliendo il sistema di filtraggio, ma anche sotto l’aspetto creativo.
“Il mio desiderio è che l’appassionato possa far vivere i propri esemplari nell’ambiente adeguato. Si viene rapiti dai colori e dal fascino di questi pesci. I bambini che vengono in visita alla Koi Farm restano a bocca aperta. Ma occorre ricordare che le carpe Koi, come ogni nostro animale, devono essere seguite e curate e il modo migliore per farlo è realizzare un ambiente idoneo alla loro vita.”