Crista ed Elisa Genghini, voci in volo

di Irene Gulminelli, foto Cunene Photography
Terzo Album Per le artiste Crista ed Elisa
Se citassi la giornalista Francesca Fagnani chiedendo alle cantautrici Crista ed Elisa Genghini che ‘belve’ si sentono, probabilmente entrambe risponderebbero: “la gallina”, ma non intesa in maniera dispregiativa come erroneamente si tende spesso a fare, anzi vista come una sorta di animale guida.

Gli ultimi lavori di Crista ed Elisa Genghini aiutano a mettere in evidenza questo aspetto. La cantautrice originaria di Cattolica Alessia Pensalfini, in arte Crista, racconta sempre di essere cresciuta insieme alle galline di sua nonna che hanno influenzato fortemente il suo pensiero.

La riminese Elisa Genghini ha intitolato il suo ultimo libro Ballate per galline vecchie (Iacobelli Editore) e vede come un esempio questo volatile che “ai voli di fantasia preferisce voletti prudenti e ragionevoli, gli stessi che lentamente conducono a destinazione.” 

Al di là di questa affinità, che si unisce a un rapporto di grande stima reciproca, le due artiste sono entrambe appena uscite con il loro terzo album: Crista con Non mi piaci ed Elisa Genghini con La pazza nella soffitta, prodotto dall’etichetta riminese Musica di Seta, fondata da Chiara Raggi.

Cosa rappresentano questi lavori per Crista ed Elisa Genghini? “Sono molto felice di aver realizzato un album in cui ho partecipato attivamente anche agli arrangiamenti,” racconta Crista. “L’esperienza dei due dischi precedenti mi è servita per sentirmi più matura ed è stato più semplice. Avevo le idee chiare e mi sono battuta per essere ascoltata ed essere libera a 360 gradi. Al contrario dei miei colleghi, credevo tanto nel brano Cavallo pazzo e l’ho scelto come singolo realizzandone anche il video.” 

Per Elisa Genghini questo prodotto discografico “ha avuto una lunga gestazione durata anni e attraversata dal Covid e dalla maternità,” spiega l’artista. “Però è nato proprio come avrei voluto insieme al chitarrista Federico Trevisan con cui condivido il palco da vent’anni. Ci siamo chiusi in garage in maniera artigianale e siamo arrivati fino alla soffitta con un ottimo percorso ascendente!”

Brani che racchiudono mondi interiori ed esperienze di vita vissuta. “Le mie canzoni nascono tutte in maniera molto spontanea, quasi di getto, testo e musica insieme,” commenta Crista. “Lascia stare, ad esempio, l’ho sognata e appena mi sono alzata ho sentito il bisogno di mettermi al pianoforte per finirla e fissarla. Nei testi c’è sempre qualche frase che mi appartiene ma soprattutto mi viene da riportare tutti i racconti ascoltati. Nelle scelte ci tengo a mantenere sempre intatta la mia purezza, non mi piace indossare maschere e fingermi altro da quello che sono.” 

“In questo album mi rivolgo in particolare alle donne perché ce n’è bisogno,” continua Genghini, “e lo faccio affrontando temi un po’ più scomodi come l’invecchiamento o la maternità stropicciata, unendo sempre anche un tocco di ironia.

Ci tenevo a parlare di donne che si affermano per quello che sono e non per forza in virtù di qualcuno o di qualcos’altro. La pazza nella soffitta è Bertha Antoinette Mason ed è la moglie di Sir Rochester, tenuta nascosta a Thornfield Hall.

Una donna che, nella versione di Charlotte Brontë, viene considerata pazza, ma nel romanzo Il grande mare dei Sargassi di Jean Rhys si riprende la dignità che merita e che legittima il suo comportamento, svelando gli orrori della violenza e della manipolazione da lei subita. In copertina poi omaggio un’altra figura, indossando la collana di Anna Bolena, la seconda moglie di Enrico VIII. I testi per me hanno sempre avuto molta importanza ed è per questo che mi sono affacciata anche all’editoria.”

Crista ed Elisa Genghini, voci in volo
In apertura, l’artista Elisa Pensalfini, in arte Crista. Qui sopra, la cantautrice Elisa Genghini.
Pubblicato su Rimini IN Magazine 05/24, chiuso per la stampa il 18/12/2024

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