Cristiano Riciputi, giornalista cesenate, è tra i maggiori collezionisti italiani di questi strumenti. Dei piccoli tesori e dei pezzi d’antiquariato tutti perfettamente funzionanti.
Una collezione che raccoglie esemplari rarissimi. E che è stata notata dalla famiglia Lamborghini di cui ha voluto i modelli più significativi per la mostra ‘Quando la tecnologia incontra il design’. Qui, le macchine per scrivere sono affiancate alle storiche auto presenti nel Museo Ferruccio Lamborghini di Funo di Argelato a Bologna. Un’esposizione che mira a diffondere la storia, il design e la tecnologia da cui hanno avuto origine pezzi storici. Come alcune autovetture, trattori e macchine per scrivere.
“Nel 2022 ho incontrato, alla Mostrascambio di Gambettola,” racconta Cristiano Riciputi, “Tonino Lamborghini, figlio di Ferruccio. Ha notato alcune delle mie macchine per scrivere, rigorosamente in mostra e non in vendita, e mi ha proposto una mostra presso il suo museo. È stato di parola e, un anno dopo, nel novembre del 2023, il sogno è diventato realtà. Abbiamo abbinato una ventina di macchine per scrivere ad altrettanti esemplari di trattori e auto d’epoca. Ad esempio, al mitico Carioca, trattore Lamborghini capostipite costruito da Ferruccio nel 1948, è affiancata la Olivetti M1, la prima macchina per scrivere progettata da Camillo Olivetti nel 1912.”
Gli abbinamenti automobili d’epoca – macchine per scrivere saranno in esposizione fino alla fine di novembre. “Fra i pezzi più rappresentativi,” precisa Riciputi, “vi è la Sholes&Glidden. Una delle macchine per scrivere più rare al mondo nonché la prima costruita in serie, a partire dal 1873. Tale macchina adottava già la tastiera QWERTY, inventata proprio da Latham Sholes per la sua macchina. E l’ordine delle lettere da lui predisposto nella tastiera è rimasto inalterato fino ad oggi.”
Ma fra le macchine esposte ve ne sono altre da segnalare come l’italiana Taurus (1908), la più piccola al mondo con una tecnologia di precisione, come un orologio. Non a caso risulta esposta a fianco a una vettura iconica, la Lamborghini Countac. “Poter rintracciare questo esemplare non è stato semplice. Una signora di Roma ha ritrovato in fondo al baule La Taurus presente nella mia collezione, ignara di aver recuperato una modello così raro. Successivamente l’ha messa all’asta e, dopo una trattativa particolarmente serrata, l’ho portata a casa. Altre macchine speciali in mostra sono: la Crandall (1887) con intarsi in madreperla (abbinata alla leggendaria Miura). E una calcolatrice meccanica Duconta, costruita dalla Ducati (l’azienda di motociclette) nei primi anni ’40.”
Riciputi è il coordinatore nazionale di Compu, l’associazione italiana collezionisti macchine per scrivere e calcolo. Ad oggi raccoglie oltre un centinaio di appassionati ed è anche autore insieme con Domenico Scalzello, presidente di Compu, di un volume dedicato alla storia delle macchine per scrivere.
Negli ultimi anni Riciputi ha messo a disposizione le proprie macchine anche per il cinema. I suoi esemplari sono apparsi in due fiction andate in onda sulla Rai e nel film La concessione del telefono tratto da un romanzo di Camilleri, fino ad arrivare sul set della fiction su Enrico Piaggio.
La mostra ‘Quando la tecnologia incontra il design’ al Museo Ferruccio Lamborghini di Funo di Argelato (Bologna) è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.