Per esaminare queste tendenze e capire cosa si intende oggi per turismo termale, incontriamo al TTG Travel Experience di Rimini, la manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale, il manager cattolichino Emanuele Salvatori.
Classe ’84, dopo aver lavorato nel settore Parchi del gruppo Costa Edutainment, passando per Magicland di Roma e Aquaworld di Milano, nel 2022 arriva a gestire alcuni dei centri termali più conosciuti in Italia. Terme di Saturnia e Terme di Chianciano, sotto la holding Terme Italia. Poi, a inizio 2024, approda allo storico complesso Terme di Riolo, in provincia di Ravenna, per conto della Holding Padusa Spa.
Il turista termale oggi “cerca il ‘benessere integrato’,” spiega Salvatori. “Vale a dire che da una parte guarda a percorsi curativi o preventivi. Come, ad esempio, i fanghi terapeutici (per un pubblico adulto) o come le cure inalatorie (anche per i più giovani). E dall’altra a un benessere psico-fisico.”
Il 2024 vede un positivo ritorno delle famiglie. Dalla sua esperienza diretta emerge, ad esempio, che “le Terme di Riolo quest’anno hanno registrato un aumento del 30% delle presenze di bambini della fascia 0-12 ed è in forte aumento anche la fascia del teenager, dai 13 ai 20 anni,” continua il manager.
“Quest’ultimo è un fruitore nuovo, smart, “attento alle nuove tendenze e che guarda al benessere a 360°. Cerca acque termali – come le nostre che sono salso/bromo/iodiche e adatte a tutti, anche ai bimbi vista la loro temperatura dai 32° ai 34°. Ma anche di una zona SPA. Un percorso rilassante per mente e spirito, che prevede sauna, bagno turco, docce emozionali, sala relax con angolo tisaneria.”
“La tendenza è accompagnare sempre più l’ospite verso la ricerca, oltre che del benessere fisico, anche di quello mentale, grazie a esperienze immersive e coinvolgenti. Come le pratiche di mindfulness, per citarne alcune,” prosegue Emanuele Salvatori.
“Per valorizzare il territorio, il sabato sera ospitiamo cantine a noi vicine che permettono ai nostri clienti di sorseggiare ottimi vini accompagnati da prodotti tipici. Il tutto condito da sessioni olistiche gratuite, quali bagni di gong, suoni ancestrali o massaggi sonori con arpa.”
Come spiega il successo del settore termale italiano? “Dai primi anni Novanta, dopo che le terme hanno smesso di essere il luogo nel quale si andava a carico del Servizio sanitario, il quale provvedeva a coprire per intero la spesa economica, le aziende del settore più attente sono entrate in un’altra dimensione. Hanno compiuto un vero e proprio cambio di passo rendendosi conto che il mercato stava cambiando. E che il passaggio dall’aspetto esclusivamente ‘curativo’ a quello del ‘prevenire per stare meglio’ era irreversibile.”
È plausibile pensare che la domanda continuerà a crescere? “Tutti gli studi parlano di un trend con segno decisamente positivo nei prossimi anni,” conferma Emanuele Salvatori. “I dati ci indicano che, a seguito della pandemia, molte persone hanno messo in primo piano la salute personale. Cercando un nuovo equilibrio con la propria vita lavorativa. Questo non può fare altro che favorire un approccio ‘consapevole’ al benessere a 360° che noi proponiamo.”
La tendenza emergente che va delineandosi è quella di ‘fare le cose insieme’, in comunità e in condivisione. Che si tratti di fare una camminata, andare in palestra o alle terme. “Anche questo trend influenzerà il futuro dei centri termali,” precisa il manager.
“Inoltre, le Università si stanno avvicinando sempre più al wellness e al benessere con i loro studi e focus. Questo porterà altre novità nel nostro settore. Ad esempio, sarà necessario formare figure professionali, a partire dai medici termalisti, che scaturiranno proprio dalla collaborazione tra università e terme. Molti fondi di investimento guardano con interesse al settore… Insomma, ci saranno tante novità in futuro ma sempre partendo dalle acque termali: un prodotto unico ed esclusivo che può portare sviluppi infiniti.”