Sogni che si stanno trasformando in realtà per Giulia Casbel: diventare una cantante professionista.
Fin da bambina la musica fa parte della vita di Giulia Casbel come mezzo di espressione. Prima attraverso il ballo poi con il canto. Incoraggiata dalla mamma, dalla scuola di musica e dalla sua stessa passione, Giulia Casbel intraprende un percorso canoro partendo dalla gavetta, dallo studio, fino ad arrivare a esibirsi su palchi di notevole rilevanza del panorama italiano. Di recente ha vinto il prestigioso premio della critica al Mogol Battisti Festival a Paestum.
Cantante a soli 22 anni: da dove nasce il tuo amore per la musica?
“Nasce con me, credo. Da piccolina la musica faceva parte di me, mi piaceva ballare. Poi ho iniziato a cantare e a 15 anni ho capito che volevo fare questo nella vita. Ho vinto un concorso canoro in prima liceo e poi ho iniziato a esibirmi a Ravenna in occasione di alcuni eventi in cui venivo invitata. Sono poi approdata alla scuola Officina della Musica dove ho seguito i corsi di canto della maestra Messalina Fratnic, la mia attuale mentore.”
Chi è stata la prima sostenitrice di Giulia Casbel?
“Senza dubbio mia madre. A lei devo il fatto di aver cominciato a partecipare a concorsi canori locali. Il primo è stato il Tour Music Fest. Il 2019 è stato l’anno di svolta perché sono riuscita a esibirmi in più eventi live. Questo mi ha fatta crescere in termini di padronanza del palco e della voce. Inoltre, sempre quell’anno, sono stata scelta dall’Officina della Musica per rappresentarla a un concorso musicale a Forlì. Quell’avvenimento mi ha fatto capire di essere nel posto giusto al momento giusto.”
Quale genere musicale senti più vicino?
“Io nasco soul. Mi piace la musica dell’anima. Canto principalmente canzoni del repertorio italiano, quindi unisco le mie passioni e le fondo nella musica che porto nelle mie esibizioni. Sono anche appassionata di vinili e ascolto tantissimi generi. Rock, funky, soul…”
Com’è stato vincere il premio della critica al Mogol Battisti Festival a Paestum?
“Con la pandemia, gli eventi si sono quasi dimezzati, e le possibilità di esibirmi anche. Venivo da un periodo difficile, attraversato da diverse delusioni personali. Ho visto la pubblicità di questo concorso importante, il Mogol Battisti Festival, e mi sono iscritta, da sola. La mia scuola di musica mi ha aiutato tanto nella preparazione, in particolare Messalina Fratnic e Morris Pradella chitarrista, nella scelta del pezzo Una giornata uggiosa di Battisti.
Era un brano difficile per me. Ho accettato la sfida, mi sono preparata, ho studiato giorno e notte, e poi sono andata. Dopo aver cantato, ho passato le selezioni, eravamo in trenta la prima serata e in quindici la seconda. Ho portato la mia voce e ho vinto il premio della critica. Un’emozione incredibile. Ancora di più ricevere il premio dalle mani del produttore dei Bee Gees, Geoff Westley, e vedere Mogol a pochi passi da me.”
Guardando ai big della musica mondiali, da chi trai maggiore ispirazione?
“Sicuramente da Aretha Franklin, Tina Turner, Anastasia.”
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
“A oggi sta per uscire un mio pezzo cover Donna di Mia Martini per una etichetta discografica di Salerno, la SPC Sound. Di certo mi impegnerò a continuare a studiare canto. Con il premio, fra l’altro ho vinto anche uno stage alla scuola di Mogol. Poi, parteciperò a Casa Sanremo. Mi piacerebbe molto migliorare sempre. Magari suonando con una band.”
Il tuo sogno nel cassetto da bambina?
“Volevo fare la ballerina (ride, Ndr).”
Quale consiglio daresti a un giovane che, come te, vuole iniziare la carriera da cantante professionista?
“Bisogna studiare soprattutto la tecnica. Credere fortemente in ciò che si sta facendo. E poi avere costanza.”