Oggi è una giovane imprenditrice, fondatrice di Hindigena Teas, un e-commerce che vende oltre 30 diversi tè e tisane. L’ultimo viaggio, ma solo in ordine di tempo, è stato ad aprile, in Giappone. “Sia per esplorare questo paese che tanto mi affascina, che per conoscere nuovi teicoltori e ricercare nuovi tè da selezionare per il mio shop online.”
D. Come nasce la tua passione per il tè?
R. “Dalla sensazione di conforto che riusciva a darmi una calda tazza di tè in un periodo difficile della mia vita. C’era quel semplice gesto di consapevolezza e presenza che riusciva a silenziare il frastuono e rallentare il tempo. È diventato un piccolo rituale. Ho così scoperto il tè in foglia, quello vero: da allora continuo a esplorarlo e a imparare ogni giorno dalla ricchezza di questo affascinante mondo.”
D. Nel 2021 hai fondato Hindigena: perché?
R. “Quando decisi di dimettermi dal mio precedente impiego in un tour operator (che amavo, ma sentivo stretta la vita da dipendente), volevo dare vita a un progetto che unisse la mia passione per i viaggi a quella del tè. Perché non viaggiare con un obiettivo? E perché non alla ricerca di tè in foglia artigianali da piccoli produttori e da piccoli giardini, foreste e montagne nel mondo?
Mi sono innamorata di questa idea e ho fatto di tutto per realizzarla. In tanti mi dicono che sono stata coraggiosa, ma penso ci voglia più coraggio a vivere un’intera vita di insoddisfazione e rimpianti. Non avevo budget e me la sono sempre dovuta cavare da sola, studiando giorno e notte e indossando mille vesti.
In certe circostanze alcuni fornitori vedendomi mi chiedevano di parlare con il titolare dell’attività: non è sempre facile farsi valere come giovane imprenditrice, soprattutto in certi mercati e contesti. Ma Hindigena Teas sta crescendo, passo dopo passo, e la soddisfazione più grande è vedere le persone affezionarsi ai valori oltre che ai tè che propongo.”
D. Hindigena Teas è molto più di un e-commerce…
R. “È uno spazio dove trovare tè in foglia artigianali, naturali e a produzione etica che seleziono personalmente durante i miei viaggi da piccoli teicoltori di fiducia. Il mio obiettivo è permettere alle persone di provare tè in foglia freschi, speciali e di qualità difficilmente reperibile altrove.
Voglio essere il ponte diretto tra produttore e amanti del tè, senza intermediari, così da supportare davvero le comunità d’origine che si impegnano a produrre tè che facciano bene a chi li produce, perché a produzione etica, e a chi li beve, perché naturali.”
D. E dietro ogni tazza di tè c’è sempre una storia…
R. “Sì, della terra da cui provengono quelle foglie, delle persone che le hanno coltivate e delle tradizioni in cui è radicata. Quando ho scoperto quanta passione, maestria e lavoro richiede la coltivazione di quelle che si pensa siano semplici foglie di tè, ne sono rimasta incantata e provo immenso rispetto e ammirazione per chi rende possibile tutto questo.”
D. Tè e viaggi stanno perfettamente insieme, quindi?
R. “Sono due passioni fortemente interconnesse e alimentate l’una dall’altra. Ogni anno visito un nuovo Paese per selezionare nuovi tè e stringere nuovi contatti: sono partita con l’India e il Nepal, nelle aree alle pendici dell’Himalaya, a seguire Vietnam e ora Giappone… l’anno prossimo chissà.”
D. E per viaggiare, ti sei presa un anno sabbatico.
R. “Sognavo di viaggiare a lungo termine: dopo laurea e master sono partita insieme al mio ragazzo con uno zaino e un biglietto di sola andata. Lui doveva imparare l’inglese, io volevo vivermi il mondo dopo anni sui libri. Siamo stati in Australia, Nuova Zelanda, Hawaii, California e Arizona. Alternavamo periodi di viaggio a lavori di ogni tipo. Un’avventura vera, intensa e straordinaria.”
D. Di cosa tratta il tuo progetto ‘Travelstorming’?
R. “Nasce nel 2020 come blog incentrato sul tema ‘anno sabbatico’ per incoraggiare le persone che lo desiderano a prendersi un periodo di pausa. Mi dispiace che in tanti sognino questa esperienza ma ci rinuncino non sapendo che esistono tante soluzioni per viaggiare a lungo termine, con qualunque budget e una certa dose di spirito d’adattamento: dopo tanti anni di viaggi posso confermarlo e sul blog condivido alcune di queste esperienze.”
D. Qual è il viaggio che sogni di fare e non hai fatto ancora?
R. “La lista è lunghissima: in questo momento direi i Parchi Naturali del Canada in camper. Mentre Taiwan e Yunnan in Cina per il tè.”
D. E Pesaro cosa rappresenta oggi per te?
R. “Pesaro è casa. E da quando viaggio ho imparato ad apprezzarla ancora di più. È un bel posto in cui vivere, mi sento fortunata.”