Insieme a una squadra di dieci collaboratrici, Imago lavora per realizzare i gemelli di vere opere d’arte. Come il codice 1102, la preziosa Divina Commedia conservata presso la Biblioteca Angelica di Roma. Il Breviario di Ercole I D’Este, la Cosmographia di Tolomeo, Èpître d’Othéa di Christine de Pizan. Il Mappamondo di Fra Mauro e tante altre ancora.
Tutte realizzate con moderne tecniche di digitalizzazione e lavorazione artigianale, con l’intento di salvaguardarne la memoria e permettere a più persone di poterne fruire. Come le università, prevalentemente americane, collezionisti o istituzioni.
L’imprenditrice Bertoni ha collaborato a lungo con la Treccani. E tuttora con la Società Dante Alighieri, per la quale durante l’84° Congresso internazionale al Palazzo del Quirinale, il presidente Andrea Riccardi ha donato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’edizione dell’autografo di Alessandro Manzoni realizzato da Imago.
Mentre in estate è stata donata ai Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino la riproduzione del manoscritto F III 16. Il più antico testo in latino concernente la Vita Sanctorum Marini et Leonis risalente al X secolo, che ne consente una perfetta visione paleografica e codicologica. Azione che si colloca fra le iniziative a sostegno della candidatura per l’iscrizione del progetto al Registro Unesco Memory of the World, depositata il 30 novembre 2023. E ora al vaglio della Commissione Generale Unesco di Parigi.
Per Barbara la volontà di tutelare il patrimonio librario è il focus. “Quando la biblioteca di Torino, che conservava importanti esemplari nel 1906, va a fuoco, moltissimi testi vanno perduti,” spiega l’imprenditrice. “Questi volumi, esemplari unici, realizzati a mano, rappresentano la nostra storia. Alluvioni, incendi e guerre li minacciano continuamente, perciò occorre tutelare la memoria storica per la conservazione del manufatto, di inestimabile valore.”
La riproduzione dell’opera permette di raggiungere più fruitori possibili che possono sfogliare l’esemplare, come se fosse l’originale. E di possedere oggetti che l’equipe di Imago riproduce previa autorizzazione degli enti che conservano le opere.
“Invecchiamo la pergamena come fosse vissuta spruzzando all’interno un delicato profumo di carta antica. Questi manufatti partono dai 2mila euro fino ad arrivare ai 20.000. Quando si parla di facsimile d’arte si intende un processo altamente tecnologico unito a procedimenti artigianali per realizzare volumi la cui tiratura è di circa 300 esemplari. Per alcune occasioni di grande rilevanza si effettuano tirature maggiori.”
Il contatto con questi facsimili stimola i cinque sensi, studio e fantasia. La procedura vede in primo luogo l’adempimento di aspetti burocratici. “Alcune volte, per giungere all’accordo con le istituzioni, ci sono voluti fino a due anni di trattative.”
Una volta ottenuto, si passa alla digitalizzazione del manoscritto. Che “realizziamo a una definizione di 50.000 pixel, questo aspetto costituisce la garanzia del nostro successo,” spiega Bertoni.
“Tutto il lavoro viene trasferito in azienda dove procediamo con l’azione di stampa in fine art su pergamena. Ciò richiede a volte mesi o anni di lavoro”. Solo successivamente, ci si dedica alla parte artigianale in cui sono impegnate tutte donne. Che, come antiche amanuensi, applicano foglie d’oro e compiono delicati interventi al pennello, rilegano, rivestono, invecchiano la carta e confezionano.