Jolie Papillon, artista a tutto tondo

di Lucia Lombardi, foto Iwona Pinkowicz
La regina Del Burlesque Icona Del glamour Internazionale
Acclamata come la ‘Regina del Burlesque Classico’ da The Stage, Miss Jolie Papillon si è formata in una delle più prestigiose accademie teatrali d’Europa, quella del Musical di Bologna. Oggi è protagonista di eventi privati internazionali di lusso e di importanti festival di burlesque. Sposata con un affermato musicista jazz, empatico e di supporto, sempre impegnato come lei in tournée internazionali.

Miss Jolie Papillon, nom de plume di una artista a tutto tondo, Ildy Schiavoncini, nelle cui vene scorre sangue riminese. Inizia a studiare danza e canto all’età di quattro anni. Crescendo, frequenta il Liceo Artistico Serpieri. E dopo l’Accademia del Musical, nel 2008 spicca il volo verso Londra, dove arriva con una borsa di studio, per poi specializzarsi sempre più e rimanerci con successo in pianta stabile.

Oggi ha messo in piedi “un piccolo impero,” racconta con un accento velatamente british al telefono dagli Stati Uniti, dove si trova per un importante tour. “Gestisco diverse attività,” spiega entusiasta. “Con il tempo mi sono trovata a sviluppare progetti sempre più grandi, anche a livello di produzioni artistiche.

Mi sono completamente immersa, tanto da avere le zampine in tutti gli ambiti relativi allo spettacolo del burlesque, oltre a gestire la mia carriera personale,” che già di per sé è molto impegnativa, in quanto le richiede di “essere sempre al top, sia a livello nutrizionale sia di training.

Ora che posso, ho un team molto professionale, di cui mi fido ciecamente,” spiega affabile. “Mi occupo personalmente di tutti gli aspetti che comprendono il prodotto finale, dal servizio al cliente, al creare costumi su mio disegno, fino al design luci.” 

Come dimostra il Gin House Burlesque, la produzione più famosa in Europa, di cui è a capo

“Una review, nel senso più autentico del termine, una rivista di spettacolo, vintage, ispirata ai tempi del proibizionismo, anni 1920-30. Un mix tra London Speakeasy club e il New Orleans jazz. Avvolto in una atmosfera immersiva, interattiva, abbiamo fatto 7 anni di show sold out, tutti i mesi, e ora ci concediamo un piccolo break.” 

Scelta fatta per privilegiare la sua carriera, in virtù delle tantissime richieste giunte anche dall’estero, “però visto che non mi fermo mai, nel frattempo ho anche acquisito una agenzia, la Showgirl Entertainments, con ballerine di fila in Moulin Rouge style, cabaret francese. Un prodotto di alto livello per il quale ho le mie artiste, che mando a fare vari eventi, o si esibiscono con me.”

Uno dei motivi per cui se ne è andata, è che “in Italia nelle performing arts è difficile trovare lavoro costante.” Come molti altri cervelli in fuga, Ildy se ne è andata e a Londra ha trovato grande sostegno al suo talento. “A 23 anni mi sono presa un anno di prova, facendo tante lezioni, audizioni, casting. Poi ho incontrato il mondo del burlesque” e la sua carriera ha preso il via.

In principio pensava rigidamente, “secondo una concezione inculcata a scuola, per la quale avrei dovuto puntare solo ad una cosa. Ma in realtà in Accademia avevo sviluppato molte competenze: danza, canto, recitazione, dizione, solfeggio, che fanno parte delle performing arts,” aggiunge. “Nessuno ti dice che devi per forza fare solo quella cosa, altrimenti sei un fallimento. Però, quando sei giovane, se non hai qualcuno che ti guida, sei perso e non riesci a vedere out of the box.”

Una volta entrata nei meccanismi della City, le si sono aperti i paraocchi e ha scoperto tante realtà. “Il varietà, i vaudeville, il musical, il circo, e soprattutto il cabaret, non come lo intendiamo noi in Italia, comico, ma di varietà. E quindi me ne sono innamorata.” 

Poi un bel giorno un amico la incita a fare tutti i tipi di audizioni. “Mi presentai a una di burlesque, cercavano ballerine, mi presero per lo spettacolo di Capodanno 2010 e, da lì a un paio di mesi, ero già coinvolta nella produzione. Si erano innamorati di me, vedevano che potevo aggiungere e dare valore al loro spettacolo.”

Poco dopo partecipa a una competition “organizzata per giovani, perché una ragazza aveva mollato, così mi sono fatta spedire da mia mamma un costume che ho modificato, ho creato una coreografia, tutto nella mia cameretta di Londra e, nel giro di una settimana, ho debuttato con il mio primo numero e ho vinto!” svela Ildy che, da quella volta, è diventata Miss Jolie Papillon, uno pseudonimo metaforico.

È stata una risposta dall’universo, chiamala come vuoi, quella era la mia strada. Mi sono sentita accettata per quello che ero e potevo dare. Nel giro di poco tempo mi hanno dato grosse opportunità in tutti i locali di Londra.”

Il burlesque è una celebrazione del femminile, “tanti gli stili e le interpretazioni, ma nasce donna, e pone al centro l’empowerment, il nostro potere, la nostra sensualità. Un fattore fondamentale nel burlesque è l’ironia, che a volte, oggigiorno, manca.

Si tratta di una performance in piena autodeterminazione. Dell’interpretazione di un ruolo attoriale che si decide di portare in scena, che sia un alter ego o una versione di te più over the top, più esagerata, rimane il tuo personaggio, che ha potere quando sei Jolie, mentre quando sei Ildy è un’altra cosa.”

Quando non veste i sontuosi abiti da Miss Jolie Papillon, Ildy è una donna volitiva, che indossa le vesti di imprenditrice. “Ho sempre avuto una indole intraprendente, probabilmente presa dal papà.” 

Vogue e Vanity Fair si sono occupate di lei. Mentre Dior, Hermès, Laurent-Perrier, Vogue, Porsche, YSL, Veuve Clicquot, L’Oréal, Belmond, Orient Express, l’hanno scelta per il suo approccio lavorativo. “Quello che produci attrae la clientela giusta, un pubblico che ha gli stessi valori da trasmettere. Ho il privilegio di creare una cosa che possa essere ‘papabile’ da un’audience di un certo tipo. Lavorare a testa bassa, credendo in quello che faccio, nonostante io sia una ‘expat’, sta dando grandi risultati.”

Da adolescente, alla scuola Futura come insegnante di danza moderna e contemporanea ha avuto Severine Isabey. “Mi ha riconosciuta da una foto sui social in cui apparivo con il mio nome d’arte. Dolce come sempre, mi ha chiesto da farle da guest-star per il lancio del nuovo spazio dedicato alle arti performative, è stata una emozione grandissima esibirmi a Rimini e avere un punto di riferimento così importante per il burlesque in Italia.”

Jolie Papillon vuole gettare semi “non solo sul palco, ma creare opportunità di lavoro con la mia agenzia per altre performers. Più opportunità ci sono, più possiamo offrire lavoro a questi artisti che se lo meritano, studiano una vita e, alla fine del loro percorso di studi, hanno bisogno di trovare attività sicure. Quindi lasciare qualcosa alle generazioni future, per incoraggiare altre donne a seguire i propri sogni.”

Jolie Papillon, artista a tutto tondo
In queste foto, Miss Jolie Papillon, in momenti di backstage e show.
Jolie Papillon, artista a tutto tondo
Pubblicato su Rimini IN Magazine 05/24, chiuso per la stampa il 18/12/2024

Condividi l’articolo: