Bastianini (MotoGp), Vietti (Moto2), Migno (Moto3), sono figli di questa terra o per essere nati qui, o per averla scelta come patria adottiva dove crescere come piloti e come uomini. Sono tre campioni frutto di una passione che viene da lontano, molto lontano, almeno dal dopoguerra e dagli Anni ’60 quando erano proprio le corse sui circuiti stradali della Riviera ad aprire la stagione balneare a Rimini, Riccione, Cesenatico, Milano Marittima.
La passione: è questa la ragione che spiega perché tanti degli attuali protagonisti della scena motociclistica mondiale abbiano la esse strascicata di questa terra e siano nati qui, nelle città o nei paesini dell’entroterra, dove sono nati anche tanti dei campioni di ieri.
Lasciato l’Arco d’Augusto alle spalle, il nostro viaggio alla scoperta di una parte del territorio riminese in sella a una moto non può dunque che aver inizio da qui, dal busto che il Motoclub, che porta il suo nome, ha dedicato a un grandissimo, quanto sfortunato, campione del passato come Renzo Pasolini, che davanti alla chiesa della Colonnella ha per tanto tempo vissuto.
Rimini e Pasolini, ma anche città natale del – per tre volte – campione del mondo Pierpaolo Bianchi, così come di alcuni degli attuali protagonisti del mondo delle corse come Bastianini e Bezzecchi ma anche di piloti come Ferrari, Casadei, Manzi o Rinaldi.
La prima tappa di questo viaggio è la Coriano di Marco Simoncelli, il grandissimo campione che forse più di ogni altro è stato rappresentante della “romagnolità” nel mondo e la cui storia è raccontata dalle sale della “Storia del Sic” nel cuore di Coriano.
Da qui, seguendo una strada, il cui nome – Spaccalasino – è tutto un programma, si punta al Misano World Circuit, il tempio italiano della velocità che dal 2012 ha preso il suo nome. Ma eccoci, passata la Riccione di Mattia Pasini e del nippo-riccionese Tatsuki Suzuki, nella Cattolica di Nicolò Antonelli.
Davanti a noi il Monte San Bartolo verso cui si sale per raggiungere Gabicce monte da dove lo sguardo può abbracciare, fino ad almeno Cesenatico, tutta Riviera. È qui che ci aspetta la magia della Panoramica, la mitica strada tra il cielo e il mare legata alle prime leggendarie gesta di Graziano Rossi prima, di Valentino e amici poi.
La Panoramica da tempo non è più una strada dove misurarsi, piuttosto un luogo dove godere, seguendo la dolcezza delle curve che ti portano verso l’alto, della bellezza di luoghi come Casteldimezzo e Fiorenzuola di Focara, due imperdibili gioielli che intatti nel tempo si gettano sul mare.
È seguendo stradine secondarie e romantiche che si giunge alla splendida Gradara, dominata come un tempo dalla rocca dove si consumò l’amore di Paolo e Francesca. Poco distante, seguendo la SP39, ecco Tavullia e il Ranch di Rossi e Marini e dei ragazzi dell’Academy che qui si ritrovano per crescere come sportivi e come uomini.
È su quelle piste che si vedono da lontano, capaci di disegnare il territorio come linee di Nazca, che è cresciuta, sotto l’ala di Valentino e della sua banda di amici diventati con la VR46 i professionisti di riferimento del Motomondiale, la nuova generazione di fenomeni su due ruote. Grazie a loro questo borgo arroccato nell’immediata collina marchignola ha acquisito una fama mondiale.
Siamo nel mito, ma pronti a immergerci nella magia dei panorami di questa parte di Romagna, magari solo per raggiungere, imboccando la SP59 all’altezza della sede della VR46, la Saludecio di Migno e Zaccone. Attraversata Porta Marina, Mondaino e la sua splendida piazza semicircolare sono a un soffio così come, a solo qualche chilometro, l’affascinante borgo di Montegridolfo.
È lungo la SP80 che dopo la bella Tavoleto giungiamo ad Auditore, borghi lontani ma altrettanto affascinanti, per poi, diretti a Monte Altovelio lungo la SP138, attraversare un territorio capace di trasudare bellezza. Davanti a noi, superata Mercatino Conca, ecco il profilo di San Marino che ha visto crescere campioni veri come Manuel Poggiali e Alex De Angelis.