La terra dei motori

testo e foto di Emilio Salvatori e Cristina Zoli
Scoprire Rimini e il suo entroterra in sella alla moto
È la Romagna, è la Terra dei Motori e, se qualcuno nutrisse dei dubbi, basterebbe guardare il podio più alto delle tre classi del primo Gran Premio del 2022 per esserne convinti.

Bastianini (MotoGp), Vietti (Moto2), Migno (Moto3), sono figli di questa terra o per essere nati qui, o per averla scelta come patria adottiva dove crescere come piloti e come uomini. Sono tre campioni frutto di una passione che viene da lontano, molto lontano, almeno dal dopoguerra e dagli Anni ’60 quando erano proprio le corse sui circuiti stradali della Riviera ad aprire la stagione balneare a Rimini, Riccione, Cesenatico, Milano Marittima.

La passione: è questa la ragione che spiega perché tanti degli attuali protagonisti della scena motociclistica mondiale abbiano la esse strascicata di questa terra e siano nati qui, nelle città o nei paesini dell’entroterra, dove sono nati anche tanti dei campioni di ieri.

Lasciato l’Arco d’Augusto alle spalle, il nostro viaggio alla scoperta di una parte del territorio riminese in sella a una moto non può dunque che aver inizio da qui, dal busto che il Motoclub, che porta il suo nome, ha dedicato a un grandissimo, quanto sfortunato, campione del passato come Renzo Pasolini, che davanti alla chiesa della Colonnella ha per tanto tempo vissuto.

Rimini e Pasolini, ma anche città natale del – per tre volte – campione del mondo Pierpaolo Bianchi, così come di alcuni degli attuali protagonisti del mondo delle corse come Bastianini e Bezzecchi ma anche di piloti come Ferrari, Casadei, Manzi o Rinaldi.

La prima tappa di questo viaggio è la Coriano di Marco Simoncelli, il grandissimo campione che forse più di ogni altro è stato rappresentante della “romagnolità” nel mondo e la cui storia è raccontata dalle sale della “Storia del Sic” nel cuore di Coriano.

Da qui, seguendo una strada, il cui nome – Spaccalasino – è tutto un programma, si punta al Misano World Circuit, il tempio italiano della velocità che dal 2012 ha preso il suo nome. Ma eccoci, passata la Riccione di Mattia Pasini e del nippo-riccionese Tatsuki Suzuki, nella Cattolica di Nicolò Antonelli. 

Davanti a noi il Monte San Bartolo verso cui si sale per raggiungere Gabicce monte da dove lo sguardo può abbracciare, fino ad almeno Cesenatico, tutta Riviera. È qui che ci aspetta la magia della Panoramica, la mitica strada tra il cielo e il mare legata alle prime leggendarie gesta di Graziano Rossi prima, di Valentino e amici poi.

La Panoramica da tempo non è più una strada dove misurarsi, piuttosto un luogo dove godere, seguendo la dolcezza delle curve che ti portano verso l’alto, della bellezza di luoghi come Casteldimezzo e Fiorenzuola di Focara, due imperdibili gioielli che intatti nel tempo si gettano sul mare.

È seguendo stradine secondarie e romantiche che si giunge alla splendida Gradara, dominata come un tempo dalla rocca dove si consumò l’amore di Paolo e Francesca. Poco distante, seguendo la SP39, ecco Tavullia e il Ranch di Rossi e Marini e dei ragazzi dell’Academy che qui si ritrovano per crescere come sportivi e come uomini.

È su quelle piste che si vedono da lontano, capaci di disegnare il territorio come linee di Nazca, che è cresciuta, sotto l’ala di Valentino e della sua banda di amici diventati con la VR46 i professionisti di riferimento del Motomondiale, la nuova generazione di fenomeni su due ruote. Grazie a loro questo borgo arroccato nell’immediata collina marchignola ha acquisito una fama mondiale.

Siamo nel mito, ma pronti a immergerci nella magia dei panorami di questa parte di Romagna, magari solo per raggiungere, imboccando la SP59 all’altezza della sede della VR46, la Saludecio di Migno e Zaccone. Attraversata Porta Marina, Mondaino e la sua splendida piazza semicircolare sono a un soffio così come, a solo qualche chilometro, l’affascinante borgo di Montegridolfo.

È lungo la SP80 che dopo la bella Tavoleto giungiamo ad Auditore, borghi lontani ma altrettanto affascinanti, per poi, diretti a Monte Altovelio lungo la SP138, attraversare un territorio capace di trasudare bellezza. Davanti a noi, superata Mercatino Conca, ecco il profilo di San Marino che ha visto crescere campioni veri come Manuel Poggiali e Alex De Angelis.

Sopra, Emilio Salvatori percorre la collina Marchignola. Seguono, nella piazza Maggiore di Mondaino e il tratto che attraversa Tavoleto.
La via Santa Cristina che, correndo sul crinale, ci porta ai piedi del Colle di Covignano, è piacere puro, è quanto un motociclista possa desiderare per concludere una splendida avventura seguendo la propria passione e godendo di quella libertà che solo la moto sa regalare.

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