Lei è la ventiduenne Ludovica Barbarito, nata e cresciuta a Ravenna, una vera esordiente a cui ora probabilmente si apriranno nuove interessanti opportunità. Il suo è stato un percorso fulminante.
Si è diplomata in recitazione all’Accademia TAM di Ivano Marescotti nel 2022 e, nello stesso anno, ha mosso i primi passi da attrice in teatro, ne L’opera da tre soldi diretta da Cristiano Caldironi. Due anni dopo, la giovane stella del palcoscenico è stata scelta dal regista Sydney Sybilia tra i protagonisti della serie tv sugli 883 per raccontare di un’intera generazione cresciuta nella provincia italiana tra gli anni Ottanta e Novanta.
D. Ludovica Barbarito, come ha scoperto la vocazione per la recitazione?
R. “Già quando ero piccola, anche se era un sogno che credevo irrealizzabile. Poi, col tempo, ha cominciato a concretizzarsi, quando ho capito che non potevo proprio farne a meno. Il primo passo è stata l’iscrizione all’accademia ravennate dove ho avuto la fortuna di conoscere tante persone che mi hanno insegnato cose interessanti, in particolare Caldironi che considero il mio vero maestro.”
D. Cosa le ha trasmesso, in particolare, l’attore e docente Caldironi, fondatore nel 2023 di ATC – Accademia Teatro Cinema, di cui ha seguito numerose masterclass?
R. “Mi ha sempre detto le cose chiaramente per stimolarmi e aiutarmi a fare meglio. Non è solito ‘regalare’ complimenti gratuiti, ma è in grado sempre di dare consigli mirati, molto personali che si basano sull’attenta osservazione del singolo allievo, nel rispetto della personalità di ognuno con i propri pregi e difetti. Ogni sua parola aveva un peso, non era detta a caso.”
D. Tv, cinema e teatro: cosa l’affascina maggiormente?
R. “Quando ero bambina e adolescente, indubbiamente il cinema perché guardavo tanti film. Però a 16 anni, quando ho preso le prime lezioni con l’attrice, regista e autrice Maria Grazia Pompei a Roma, ho studiato solo teatro e mi sono innamorata follemente del palco. Devo dire che quell’esperienza, fra l’altro, mi ha aiutato ad affrontare un momento delicato della vita, ha avuto una funzione terapeutica. Da anni vado dallo psicologo e devo dire che il teatro mi è servito più di qualsiasi altra cosa.”
D. E ora che ha fatto la sua prima esperienza di set per una serie tv?
R. “Ne sono rimasta altrettanto entusiasta, per cui guardando al futuro non mi pongo limiti, l’importante è poter continuare a recitare.”
D. Com’è arrivata a esser presa nella serie di Sybilia?
R. “In modo del tutto casuale: seguendo il consiglio del mio ex insegnante di teatro, ho mandato un mio video di presentazione senza troppe aspettative. La cosa sembrava finita lì, invece dopo due mesi sono stata contattata al telefono dal casting director che mi fece notare che non avevo mai risposto alla loro mail. A quel punto ho sostenuto quattro provini in maggio e ai primi di giugno sono stata scelta. Le riprese sono iniziate subite proseguendo fino a dicembre 2023.”
D. Ludovica Barbarito, quali sono stati i momenti più emozionanti?
R. “Senza dubbio il giorno in cui ho saputo che ero stata scelta e il primo giorno di set. Ma ricordo molto bene anche l’ultimo giorno di riprese, sul set si avvertiva una certa malinconia, e con Elia (Ndr., Nuzzolo, il giovane attore che veste il ruolo di Pezzali) ci siamo emozionati. Con gli altri compagni di ‘viaggio’ si è creato un bel clima e ci sentiamo ancora, quasi tutti i giorni.”
D. Si aspettava questo grande successo di pubblico e di critica?
R. “Vivendo la serie tv da dentro sentivo che era di qualità, ben fatta a livello di regia e produzione. Non poteva non funzionare, ma non sapevo che sarebbe piaciuta a così tante persone probabilmente risvegliando emozioni sopite… Personalmente però, essendo alla prima esperienza, mi trovavo mille difetti.”
D. Lei ha più volte dichiarato sin dalle prime interviste che gli 883 erano il suo ‘destino’. Può spiegarsi meglio?
R. “Mi sono familiari da sempre perché in casa, pur ascoltando anche altri cantautori, gli 883 avevano un posto speciale. Come mai è la canzone che mio padre ha dedicato a mia madre, nel giorno del loro matrimonio, e che ha cullato me e mia sorella.”
D. Poi c’è un’altra curiosità che riguarda proprio il personaggio di Silvia…
R. “Va premesso che si tratta dell’unico ruolo inventato della serie. Silvia non è una ragazza reale ma una sorta di personaggio mitologico che racchiude in sé una serie di figure femminili che Max Pezzali ha incontrato nella sua gioventù e che ben ha raccontato nel suo libro I cowboy non mollano mai. Alcuni hanno ipotizzato che fosse la famosa Regina del Celebrità… e mia madre, che da giovane frequentava il Celebrità, una famosa discoteca di Pavia di quegli anni, è fermamente convinta di essere lei la Regina di cui parla Pezzali nell’omonima canzone. L’unica cosa certa è che, nella serie, sono io che lo ispiro.”
D. Ha avuto modo di incontrare Pezzali?
R. “Sì, diverse volte, fra cui all’anteprima della serie a Milano. Ricordo che, quando ci hanno fatto una foto insieme, ero rossa come un peperone. Mi è sembrata una persona umile, quasi timida, non ho avuto il coraggio di parlagli di mia madre o di altro…”
D. Cosa è cambiato dopo il successo della serie per Ludovica Barbarito?
R. “Nella vita di tutti i giorni ora capita che le persone ogni tanto mi fermino chiamandomi Silvia. Mi chiedono un selfie o un autografo. Altri mi contattano sui social. Sono sempre molto imbarazzata, mi devo ancora abituare. Dal punto di vista lavorativo, se prima ero solo io a propormi, ora sono invitata da molte produzioni a fare i provini. Al momento sto valutando alcuni progetti, vedremo.”
D. Com’è il suo rapporto con i social?
R. “Vado a giornate in base alla voglia e alla disponibilità di tempo. Non seguo un ragionamento particolare o un piano editoriale. Non credo vadano presi troppo sul serio.”
D. Dove vive attualmente?
R. “Faccio continuamente la spola tra Ravenna, per la precisione Lido Adriano perché altrimenti mia nonna Marisa si arrabbia, e Roma dove presto cercherò casa. Sono andata ad abitare da sola a 17 anni, al ritorno dalla prima trasferta nella Capitale, quando mi sono resa conto che rientrare in famiglia non sarebbe stato facile. Una scelta giusta che ha fatto anche migliorare il rapporto con i miei genitori. Ma le mie radici sono e saranno sempre qui in Romagna, la mia terra.”
D. Cosa le piace fare nel tempo libero?
R. “Anche in questo caso, vado a periodi. Ora sono diventata sportiva, vado in palestra e pratico kickboxing. Lo faccio per la mia salute fisica e mentale. Ma in passato sono stata anche nove mesi senza allenarmi. Mi piace leggere e disegnare e adoro il karaoke. Da bambina ho molto viaggiato per il mondo con la mia famiglia, ora preferisco andare a camminare in montagna e stare con gli amici.”
D. Guardando al futuro, cosa si augura Ludovica Barbarito?
R. “Di poter fare ciò che amo per più tempo possibile. Non ho fretta.”