Per rendere l’avvenimento che ha visto protagonista Luigi Castiglioni ancor più straordinario e unico, “durante il vernissage ho organizzato anche un concerto del compositore Gavin Bryars con il suo Ensemble. Che ha suonato le musiche pubblicate nei libri realizzati per questo nuovo progetto editoriale dedicato alla musica d’autore,” dice.
L’idea è arrivata molti anni fa, di notte, grazie alla sua grande passione per le note – suona tromba e pianoforte. E così tre anni fa ha concepito un progetto editoriale molto ma molto originale e atipico. Dove l’obiettivo era quello di aprire le biblioteche dei collezionisti e degli esteti a un nuovo oggetto di culto. Ossia la partitura musicale. “Si trattava di trasformare la musica, effimera per natura, in una esperienza sensibile.”
E dopo un lungo lavoro di ricerca e di studio, Luigi Castiglioni ha iniziato a contattare alcuni dei più grandi compositori viventi di musica contemporanea, “proponendogli questo nuovo concept, grazie al quale la loro musica prende vita anche senza una performance tradizionale. Allo stesso tempo ho contattato alcuni artisti che potessero illustrare e dialogare con questa nuova letteratura.”
La risposta è stata inaspettata e piena d’entusiasmo da parte di tutti. “Ormai non potevo più fermarmi. Sono così nati due libri con musiche di Gavin Bryars, uno dei più importanti compositori inglesi di musica sperimentale e minimalista. Jesus’ Blood Never Failed Me Yet e The Sinking of the Titanic,” prosegue Luigi Castiglioni.
“Attualmente sto lavorando su una partitura di Tom Johnson, uno dei padri della musica minimalista americana che risiede a Parigi da circa 40 anni. Poi a una di Philip Glass, forse uno dei più famosi compositori al mondo. E su un pezzo di Salvatore Sciarrino, il più famoso compositore contemporaneo italiano.
Inoltre, durante il viaggio in Usa ho incontrato la famosa danzatrice e coreografa Lucinda Childs. Che ha lavorato sin dall’inizio della sua carriera su musiche di Philip Glass. Anche lei ha accettato di partecipare al mio progetto che aprirà le porte anche alla danza contemporanea.
In sintesi la coreografa utilizzerà la sua propria ‘dance notation’ per illustrare la musica di Philip Glass. Praticamente il libro si trasformerà in un palco di teatro dove musica e danza ‘risuoneranno’ in eterno, al di là di una performance effimera.”
Il progetto Luigi Castiglioni Editore vuole rivoluzionare la fruizione del testo musicale e renderlo un veicolo di espressione di valori creativi e artistici completamente autonomo. “L’idea è quella di separarlo dall’esclusivo atto dell’esecuzione,” spiega.
“Il pentagramma assume un corpo fisico per convivere con la vista, il tatto e l’olfatto, dove l’esperienza musicale si trasforma in una sinestesia capace di gratificare ogni senso.”
(continua…)