“La volontà di NatLive,” continua, “è garantire, attraverso l’innovazione, lo sviluppo e la progettazione di un ecosistema volto a sostenere le esigenze e gli obiettivi dei diversi Paesi. Aumentando così il benessere della comunità.”
È questa la visione che è valsa alla start-up la collaborazione con l’università americana McDonough School of Business della Georgetown University, dove è diventata caso di studio all’interno del programma Global Experience (GBE) che riunisce team di studenti insieme ai manager di aziende per la durata di 3-4 mesi, durante i quali l’intento è trovare soluzioni alle sfide aziendali del mondo reale.
“Abbiamo chiesto agli studenti di elaborare uno studio basato sulle nostre risorse e tecnologie pensate per le pubbliche amministrazioni,” spiega Porcellini di NatLive.
“I nostri servizi cloud OTT NatLive consentiranno una gestione agile e sostenibile del personale tecnico/amministrativo e garantiranno un forte impatto sulla qualità offerta dai servizi pubblici, facilitando anche un’applicazione delle competenze digitali da parte dei cittadini delle future smart-cities. Il risultato della collaborazione è davvero sbalorditivo e presto saremo pronti per il mercato americano.”
Il progetto con l’università consiste in ricerche sostanziali, in una stretta collaborazione e confronti frequenti tra il team di studenti e dirigenti aziendali attraverso videoconferenze e incontri.
In programma anche visite nelle sedi delle rispettive aziende per presentare le loro scoperte e raccomandazioni. “Un’occasione che ha portato, per la prima volta, nella sede di Natlive a Forlì ben sei studenti MBA tra i partecipanti al programma del 2022.”
“NatLive ha poi appena completato un progetto incentrato sull’applicazione della tecnologia proprietaria in un’area nuova e innovativa,” conclude, “e abbiamo in programma di continuare con la loro collaborazione nei prossimi anni.”