L’edificio da oasi urbana, adagiato in un lotto lungo e stretto abbastanza difficoltoso da affrontare, è risultato altamente stimolante per lo studio archiNOW! degli architetti Marcello Dellarosa, Luca Foschi e Stella Andriani. “Rispondere ai quesiti della committenza e al programma funzionale di creare due appartamenti non era così scontato,” racconta Dellarosa.
“Il progetto indaga il rapporto tra la massa e il vuoto, per cui l’architettura che abbiamo espresso,” prosegue. “Svela un buon radicamento a terra con il costruito attraverso una caratterizzazione di massa importante. Allo stesso tempo l’uso delle trasparenze e dei vuoti ha alleggerito la costruzione. Tant’è che il piano superiore a mo’ di cannocchiale permette di proiettare la vista su visuali differenti.”
Il volume del piano alto è staccato dal resto attraverso un taglio strutturale che crea una fenditura da cui permea luce naturale. Così da rafforzare l’effetto sospensione, alleggerire la massa e, al contempo, grazie a uno sbalzo, definire la corte d’ingresso in cui si crea un giardino intimo, una sorta di oasi cittadina di tranquillità prospiciente la strada principale di accesso.
Analogamente a quanto realizzato nel piano superiore col cannocchiale, le trasparenze sono state mantenute su ambo i lati dell’edificio e in entrambi i piani dell’abitazione di circa 300 mq.
L’interno della villa trasmette una tranquillità zen. Come nella cucina ad angolo con vista bifacciale effetto sfondamento, dotata di una finestra orizzontale a taglio, posta sul piano cottura e lavabo, che inquadra un totemico acero rosso e il piccolo giardino segreto. Mentre sul davanti verso la sala da pranzo una grande vetrata affaccia sul giardino abitato da un generoso frassino, una vera isola di decompressione. Anche la palette di colori della casa dall’effetto corteccia trova riscontro nella vegetazione. L’apertura orizzontale offre una migliore qualità del vissuto, instaurando un dialogo con ciò che l’attornia.
“Non è bellezza fine a se stessa, da ‘cosmesi’ dell’edificio,” spiega l’architetto. “Se immaginiamo questo spazio nel quotidiano, quale luogo in cui si prepara il cibo, il fatto di poterlo fare proiettando lo sguardo nel verde circostante, dà valore aggiunto alla dimensione spaziale, diversa dalla bellezza intesa come un bel rivestimento. Diventa esso stesso rivestimento naturale che cambia insieme alla mutevolezza delle stagioni. Offre un atteggiamento più profondo e spirituale, donando una bellezza impalpabile, quella cosa che percepisci interiormente, che è più una sensazione.
Abbiamo lavorato sul concetto di qualità che genera uno spazio. Ecco perché le aperture sono sempre in asse con le piante esterne,” chiosa Dellarosa. “Questo permette un dialogo continuo con le stagioni e le ore del giorno e della notte che permeano e abitano la casa insieme ai committenti.”
Il living asciutto ed elegante è caratterizzato da una libreria a tutta altezza in ferro su disegno posta alle spalle di un ampio divano in tessuto, sovrastato da una fenditura a soffitto da cui permea la luce zenitale e si scorge il cielo. “Ci piace la sensazione indiretta che genera questa apertura, proiettando all’interno le ombre della vegetazione esterna,” spiegano gli archiNOW! “Dove abbiamo potuto, abbiamo creato fenditure luminose in diversi punti della copertura.”
Per accedere al piano superiore si sale una scultorea scala a sbalzo rivestita in legno spazzolato, caratterizzata da una parete portante in cemento armato molto materica, cruda. “Il pianerottolo è totalmente distaccato da essa per rafforzare la sensazione di sospensione e leggerezza.
Il cemento armato rappresenta il baricentro centrale su cui si é generato il progetto della casa. Era quindi necessario che rimanesse tale senza celarlo, lasciandolo nella sincerità della sua funzione. Nella zona notte il rapporto con l’esterno è mediato dal verde che diventa anche un elemento di mediazione per la privacy, in binomio con i frame che creano all’interno un ambiente molto intimo e una visione cinetica e vibrante in facciata.”
La connessione con ciò che c’è fuori è sempre instaurata. Persino nel bagno padronale attraverso una fenditura verticale, “ovvero un passante chiuso da un vetro incassato, che crea come una nicchia luminosa, attraversa la camera e proietta la vista verso il frassino d’ingresso,” spiega Dellarosa. “Il concetto è che la nostra ricerca compositiva va oltre il design per dare profonda qualità al tutto.”
Come si nota dai dettagli pensati per la villa, agli archiNOW! preme porre in risalto i materiali nella loro specificità. Per esempio il vetro è presente in maniera preponderante, mentre negli arredi si fa grande uso del legno spazzolato per enfatizzare la parte sensoriale. “Ci piace pensare alla dimensione olfattiva di uno spazio e alle sensazioni generate dai materiali naturali.”