Riviera Basket: sfida playoff

di Alberto Crescentini, foto Tommaso Morosetti
Nuovi Obiettivi In cantiere Per il Riviera Basket
È cominciato tutto nel 2017. Un paio d’amici, alcuni conoscenti e una magnifica idea a frullare nelle loro menti: far nascere a Rimini una squadra di basket in carrozzina.

E dalle parole ai fatti, con il Riviera Basket che partecipa subito al campionato di serie B. Uno di quei ragazzi della prima ora lo troviamo ancora coinvolto, oggi più di ieri. “C’è sempre tanto da fare, allenarsi e disputare le partite è la meno. Quella è la parte più piacevole,” attacca Mirko Acquarelli, 42 anni, sulla sedia dal 2006 dopo un incidente automobilistico. “Ero da solo, è stata fatale una distrazione.” 

Un giocatore che ricopre pure il ruolo di vicepresidente della società – il presidente è Stefano Martinini –, così come non perde occasione per promuovere il suo sport. Per farlo conoscere a quante più persone.

“E pensare che da giovane giocavo a calcio, ero difensore nel Tropical Coriano, sono arrivato fino alla Promozione. Per quel che riguarda il basket, mi ero limitato a fare due tiri al campetto con gli amici,” fa sapere Mirko. Che prima di mettere a fuoco il canestro da una carrozzina – cosa peraltro estremamente complicata, poiché senza la spinta delle gambe la forza dev’essere tutta nel braccio – si era cimentato con successo in altre discipline paralimpiche. In particolare il tennis tavolo. “Ho vinto una medaglia di bronzo ai campionati italiani di Lignano Sabbiadoro,” così come non aveva esitato a lanciarsi nel vuoto con il paracadute.

Ora c’è solo il Riviera Basket, anche in questa stagione ‘targato’ Nts, realtà che partecipa sempre alla serie B. Ma rispetto al passato, quest’anno l’asticella pare essersi alzata sensibilmente. “Vogliamo quanto meno raggiungere i playoff. Poi vedremo dove riusciremo ad arrivare,” non si nasconde Acquarelli, con la sua Nts che, nella giornata inaugurale, è passata con la forza di un ciclone sul campo del Pistoia (un eloquente 20-70 alla sirena). 

“Nel nostro girone Parma appare la più attrezzata, con noi e Seregno comunque nei paraggi,” aggiunge Mirko. “Poi, in un ipotetico ranking, dovrebbe esserci Brescia, quindi a seguire le due formazioni sarde, Porto Torres e Sassari. Ancora più dietro le due toscane, Livorno e Pistoia, appunto.”

Per le sue gare casalinghe l’Nts Riviera si esibisce sempre alla palestra Carim, vicino al Villaggio Azzurro. Il giorno designato è la domenica, alle 15. E in quella ‘casa’, confidando che non finisca in ammollo come è successo per l’esordio interno con Brescia, è facile che le tribune si riempiano di passione. Con Acquarelli e compagni che hanno poi regalato una piacevolissima consuetudine ai loro fans.

Una sorta di ‘terzo tempo’ in stile rugby, con vinti, vincitori e pubblico a festeggiare o consolarsi insieme. Con una ricca merenda alla fine delle ostilità. “La gente rimane sempre volentieri, i bambini giocano tra loro (Ndr, tra questi c’è pure la piccola Emma, 3 anni appena, orgoglio del babbo Mirko), possiamo rilassarci col sorriso sulle labbra. Si è così creato un bel clima, crediamo che lo spirito debba essere questo.”

A disposizione del riconfermato Loperfido, allenatore che scende pure in campo, altri 12 giocatori. La maggior parte sono di Rimini e dintorni, ma non mancano neppure due ragazzi di Firenze (e uno di loro, Kevin Giustino, è quello con più punti nelle mani), così come altri due vengono dalle Marche (il coach e Storoni).

“Al di là dei risultati, ai quali naturalmente teniamo, il nostro obiettivo è quello di far capire che siamo una squadra di basket, non una squadra di disabili,” puntualizza Mirko. Ed è impossibile dargli torto.

Riviera Basket: sfida playoff
“Al di là dei risultati, ai quali naturalmente teniamo, il nostro obiettivo è quello di far capire che siamo una squadra di basket, non una squadra di disabili,” puntualizza Mirko Acquarelli, vicepresidente della società. Ed è impossibile dargli torto.
Pubblicato su Rimini IN Magazine 05/24, chiuso per la stampa il 18/12/2024

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