“Vivo a Miami ma nel mio cuore c’è Rimini.” La Romagna scorre nel sangue di Sara Misir, la prima ragazza caraibica a diventare una pilota professionista. Nata nel gennaio 1998 a Kingston, il papà è giamaicano e la mamma una riminese doc: “Sono e mi sento metà giamaicana e metà italiana, adoro entrambi i miei Paesi di origine.
Rimini e la sua gente mi hanno insegnato molto.” Da bambina prodigio dell’equitazione, dopo tante medaglie prestigiose, sognava le Olimpiadi ma due brutti infortuni a 17 anni le hanno fatto chiudere quella pagina. L’influenza del padre e a sua detta il ‘sangue romagnolo’ le fanno poi nascere la passione dei motori.
Parte dai Go-Kart per poi passare alle macchine, dove sbaraglia la concorrenza vincendo campionati nazionali in Giamaica e acquisendo una certa popolarità, tanto da essere ricevuta dal ministro dello Sport.
Ha debuttato come pilota professionista l’11 giugno nel circuito di Snetterton in Inghilterra, come guida ufficiale del team Trade Centre Formula Woman, a bordo di una McLaren 570 GT4 nel GT Cup Championship, campionato britannico alla sedicesima edizione.
Il 31 luglio ha corso sul rinomato percorso di Silverstone, facendo registrare dei buoni tempi e dimostrando il suo talento. Questa opportunità è arrivata dopo aver partecipato a Formula Woman, una competizione per donne che sognano una carriera da pilota professionista, dove è stata selezionata come una delle migliori quattro su oltre 10.000 partecipanti.
Ora vive nella nota città sulla costa della Florida, dove studia Architettura, ma nel suo cuore c’è la riviera, dove torna appena ha un periodo di riposo.
“Preferisco senza dubbio Rimini,” rivela. “Per il mangiare, per la gente e per la storia di questa città meravigliosa. Miami è più avanzata tecnologicamente ma Rimini è più calorosa e ti fa sentire a casa. Quando avevo 9 anni, ho conosciuto tanti amici qui in Italia e sono sempre con loro quando ritorno, in più mia madre vive qui. Un giorno mi piacerebbe abitarci.”
Il suo posto preferito è la spiaggia libera vicino al porto: “Mi basta andare lì con il mio cane e un libro e mi sento in paradiso.” Ma la sua vera passione è il cibo romagnolo: “La tappa obbligatoria quando sono qui è la piadina della Lella.”
Nonostante abbia incontrato tante culture diverse nella sua vita, i riminesi le hanno trasmesso molti valori: “Mi hanno insegnato a essere sempre modesta, a dare il 100% in tutto quello che faccio, mi impressiona il loro senso del lavoro. Poi anche a essere solari, ad avere sempre il sorriso e il senso dell’umorismo, mi piace scherzare su tutto.”
Il suo idolo è Lewis Hamilton, e Sara ha le idee chiare: “Il mio sogno l’ho già raggiunto quando sono diventata professionista per la McLaren, ma il mio vero obiettivo è far vedere ad altre donne che è possibile entrare in un settore che è storicamente considerato da uomini. Vorrei diventare un esempio per le ragazze di tutto il mondo.”
Sara racconta le sensazioni provate all’arrivo nel paddock: “Il mio, è il primo team della McLaren composto solo da donne. Quando siamo scese in pista la prima volta, ci guardavano tutti in modo un po’ storto e tra di noi ci siamo dette di lasciarli perdere, con l’obiettivo di dimostrare il nostro valore.”
Ora Sara Misir è stata confermata dal suo team e l’anno prossimo tornerà in Inghilterra per un’altra stagione di GT4 con l’ambizione di arrivare sempre più lontano, tenendo alto l’onore riminese.