ravenna

Fra i tanti che, negli ultimi due secoli, sono rimasti affascinati dalla figura di Guidarello eternata dal monumento funebre, non poteva certo mancare Gabriele D’Annunzio, che nel 1903 omaggiò in versi la memoria del guerriero morente contribuendo a sua volta ad alimentarne il culto.
Matteo Cavezzali ha ancora l’espressione sorniona di quando frequentava il liceo scientifico Alfredo Oriani di Ravenna, dove negli intervalli vagava per i corridoi sempre circondato da un gruppo di compagni – forse, già group leader?
Il regista e attore ravennate Maurizio Lupinelli è tra i vincitori dei Premi Ubu 2021, considerati gli Oscar del teatro, nella categoria Miglior spettacolo di danza insieme alla compagnia trentina Abbondanza/Bertoni che la scorsa estate ha diretto lo spettacolo Doppelgänger.
Nato a Finale Emilia di Modena nel 1966, Mauro Malafronte, che attualmente vive a Lavezzola, si trasferisce in Romagna nel 1976 quando il padre diventa socio di un salumificio locale. Tramite il padre, collezionista di opere di artisti della pop art italiana tra cui Mario Schifano e Tano Festa, si appassiona all’arte e inizia così la sua avventura artistica.
Anche se non c’è più la cucina rosso Ferrari dedicata a sua moglie Paola e ideata da Gualtiero Marchesi, Casa Biagetti a Ravenna respira la stessa atmosfera di quando Raffaello viveva qui con la sua famiglia.
La storia di Raviplast è di quelle belle, che vale sempre la pena di raccontare, perché mai come in questo caso l’intuizione e la perseveranza di pochi hanno dato i frutti sperati, diventando l’orgoglio di molti.