rimini

Laura Castellani è l’autrice del libro Contadine si Diventa – Donne in Agricoltura che è uscito proprio quest’anno per VandA edizioni. Si è laureata in Sociologia all’Università di Bologna nel 2014 e subito dopo ha iniziato a fare la contadina.
Non poteva che chiamarsi BLOOM, fiore in inglese, la nuova poltrona della creativa architetta Monica Gasperini, un oggetto sostenibile che fiorisce e fa fiorire gli ambienti in cui si trova, quale perfetto ponte tra moda e design, che la designer cattolichina ha presentato a Milano durante l’ultima Design Week nella avveniristica sede Unipol, di fianco al Bosco Verticale, evento che simboleggia l’inizio della sua collaborazione con Fondazione IEO - MONZINO.
Un fiore di peonia, simbolo di valore e nobiltà d’animo, tatuato sulla caviglia sottile sbuca timido e raffinato dalla gonna che danza con tessuto wax che Cristiana Giani ha disegnato per sé, portandola come amuleto in giro per il mondo e riscuotendo molto successo ovunque la indossasse.
“Il nostro mondo è complesso, con problemi complessi che devono essere affrontati con tutte le conoscenze e le strategie che abbiamo. I forni solari non sono la soluzione alle emissioni nocive o alla crisi energetica, ma rientrano in una strategia di risparmio più ampia.
Il cattolichino Luigi Alberto Sanchi dal 2018 è Direttore di Ricerca presso l’Istituto di Storia del Diritto del CNRS - Centre National de la Recherche Scientifique, la più grande e più importante organizzazione di ricerca pubblica in Francia.
Soffia un vento nuovo sulla cultura a Rimini. Una ventata di aria fresca dovuta anche a due nomine eccellenti: lo storico dell’arte Giovanni Sassu (già artefice della riqualificazione del Museo Schifanoia a Ferrara) alla guida dei Musei Civici della città, e la dottoressa Nadia Bizzocchi alla direzione della Biblioteca Civica Gambalunga. In alto, lo storico dell’arte Giovanni Sassu alla guida dei Musei Civici della città. Nella pagina seguente, la dottoressa Nadia Bizzocchi alla direzione della Biblioteca Civica Gambalunga.
Non è certamente una novità, neanche per i colli riminesi, che il vino con la sua storia e il suo messaggio di condivisione possa svolgere il gradito (e oneroso) ruolo di ambasciatore di un territorio. Lo dicono ricerche, studi e analisi a livello nazionale e internazionale, e ce lo conferma localmente la recente esperienza di successo della Rebola.