Campionessa europea di volley a soli 19 anni. Valentina Bartolucci, pesarese doc, classe 2003, non potrà mai dimenticare la grandissima emozione provata quando ha indossato al collo la medaglia d’oro del campionato europeo under 21 di pallavolo.
Una sensazione indescrivibile che Valentina spiega benissimo a parole, nonostante l’emozione sia ancora ben impressa nella sua mente e nel suo cuore: “È il risultato a cui sono indubbiamente più legata,” ammette la diciannovenne, “perché mi ha permesso di provare delle sensazioni incredibili, che si vivono poche volte nella vita.
Questa vittoria per me è coincisa anche con la prima convocazione in nazionale, perciò stavo sognando davvero a occhi aperti.” La passione per il volley, Valentina, ce l’ha davvero nel sangue. Un amore che non è sbocciato subito, ma a cui, alla prima occasione, non ha più potuto rinunciare, anche perché ad averlo praticato per tanti anni è stata proprio la madre della neocampionessa.
“La mia passione per la pallavolo è nata all’età di 7 anni,” ammette, “ma in realtà non è stato il primo sport che ho praticato, perché prima ho fatto un anno di danza. Su consiglio di mia madre, che ha sempre giocato a pallavolo, ho cambiato sport. Si è rivelato un gran consiglio, perché poi non ho più lasciato questa mia passione e grazie a questo ho avuto l’occasione di poter vivere proprio un sogno, come la vittoria degli europei.”
Valentina racconta tutte le emozioni della finale: “Penso che non dimenticherò mai quel giorno e tutto quello che è accaduto dopo,” racconta la pesarese. “È stato molto difficile affrontare la partita a livello mentale perché la Serbia è una grande squadra, inoltre l’avevamo già battuta 3-2 ai gironi, quindi aveva una grande voglia di riscatto.
Siamo state brave a rimanere unite e a non perdere di vista il nostro obiettivo, che era quello di salire sul gradino più alto del podio: passo dopo passo siamo riuscite a conquistare l’oro!” E aggiunge: “Mi sento molto fortunata perché ho avuto la possibilità di rappresentare l’Italia in un anno così speciale,” dice, “perciò sono grata a chi ha creduto in me e ha fatto sì che potessi raggiungere questo traguardo.”
Valentina parla poi del suo futuro, guardando avanti con grande determinazione, senza mai dimenticare però di tenere sempre i piedi per terra. “In questo momento tutte le mie attenzioni sono rivolte alla pallavolo,” spiega.
“Per ora voglio pensare a crescere giorno dopo giorno, lavorando sodo in palestra, ma senza lasciare da parte lo studio: lo scorso giugno mi sono diplomata al liceo linguistico e ora sto studiando Lettere moderne.”
Per quanto riguarda gli hobby al di fuori della pallavolo, che insieme allo studio è l’attività giornaliera sempre in cima ai suoi pensieri, Valentina aggiunge: “Al momento non posso dire di avere un hobby in particolare, come tutti i ragazzi della mia età mi piace molto stare in compagnia ma amo prendere anche del tempo da dedicare al riposo e a me stessa.”
Tanti sono i progetti a lungo raggio per il futuro, le possibilità che le si apriranno durante la sua carriera, ma la diciannovenne ci tiene a non dimenticare il legame con le proprie radici e con la città di Pesaro.
“Sono molto legata alla mia città,” dice Valentina, “adoro il mare, il sole, il caldo, la spiaggia: se potessi passerei pomeriggi interi a giocare a beach volley o a pallavolo in acqua.” In ogni occasione, la sua grande passione è sempre al primo posto. Ed è impossibile darle torto.